Come accaduto in Europa, anche l’Italia risulta essere spaccata in due in quest’inizio anno. Masse d’aria fredde artiche sono venute a confluire con aria molto più calda richiamata dal Nord Africa, causando situazioni nettamente contrapposte.
In Sicilia a gennaio è spuntata la primavera, con temperature che nel weekend si sono impennate al di sopra dei 25 gradi. Sono stati sfiorati addirittura i 30 gradi sul messinese. Questo picco del caldo è arrivato dopo vari giorni di temperature sopra le medie stagionali e repentini sbalzi termici.
Il caldo al Sud ha fatto sbocciare le mimose in Sicilia con parecchie settimane d’anticipo. Al Centro-Nord è invece allarme gelo per verdure ed ortaggi sotto la neve e il ghiaccio, in base a quanto emerso dal monitoraggio della Coldiretti.
Le temperature sottozero mettono a grande rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha un forte impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.
La neve particolarmente abbondante continua a creare grossi problemi in montagna. Difficoltà, sempre nel campo agricolo, si registrano in molte regioni a causa del maltempo e delle piogge eccessive, con richieste di calamità per la perdita dei record di stagione.
La situazione si avvia però a mutare, con neve e gelo che potrebbero arrivare da metà mese soprattutto sulle regioni adriatiche e su quelle meridionali, ribaltando l’andamento finora registrato in questa prima parte dell’anno.