Quando si parla di gelo si pensa subito alla neve. Giustamente, verrebbe da dire. Si pensa alla neve a bassa quota, alle colline imbiancate, alle pianure, ma pure alle coste.
Sì, perché il gelo è il gelo, c’è poco da fare. Solitamente arriva da est, dalla lontana Siberia. Non transitando su specchi d’acqua capaci di mutarne le caratteristiche (come accade, ad esempio, all’aria fredda artica) è capace di far nevicare in luoghi non avvezzi a un certo tipo di scenario.
Quando il gelo arriva da est nevica sulle coste adriatiche, spesso copiosamente. Quando il gelo arriva da est, spesso, è capace di far nevicare su Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. Sulle coste di Sardegna e Sicilia, sulle coste del Sud Italia e delle Centrali tirreniche. Succede quando il gelo, a contatto col Mediterraneo, riesce a generare vortici ciclonici mediterranei. Meglio se posizionati sul basso Tirreno, oppure sullo Ionio.
Sono queste le configurazioni più congeniali a un certo tipo di nevicate. Situazioni che in passato si verificavano più spesso, ma che poi – vuoi o non vuoi – hanno perso importanza. Ecco, quest’anno potrebbe esserci una possibilità, forse a febbraio, forse a marzo. Questo lo vedremo. Fatto sta che se vogliamo che nevichi sulle coste beh, allora dobbiamo sperare che l’aria gelida arrivi da est, dalla lontana Siberia.
Sarà davvero questo l’anno buono? I presupposti ci sono, lo avrete capito, tra qualche giorno sentirete parlare di gelo in mezza Europa, quindi di nevicate abbondanti. Se l’Italia rientrerà nei giochi è presto per dirlo, qualche giorno di pazienza e ne sapremo di più. Soprattutto ne sapranno di più i modelli previsionali, che in questo momento lasciano presagire altri cupi scenari invernali…