Finora stiamo assistendo a un inizio piuttosto lento della stagione temporalesca USA. Va detto tuttavia che quest’anno è iniziata prima del solito e i modelli meteorologici stanno tracciando una linea di tendenza poco incoraggiante: la stagione dei tornado potrebbe essere devastante.
Le temperature delle acque superficiali del Golfo del Messico giocano un ruolo molto importante, forniscono infatti uno degli ingredienti più importanti ovvero l’energia termica necessaria allo sviluppo di enormi celle temporalesche. In questo momento tali temperature sono già al di sopra delle medie. L’altro ingrediente necessario è la corrente a getto, ossia i venti nelle aree superiori dell’atmosfera. In questo caso le proiezioni ci dicono che nei prossimi mesi dovrebbero risultare più intensi del normale.
Il mix dei due ingredienti porta, solitamente, allo sviluppo di super celle temporalesche e conseguentemente dei tornado. Un processo che normalmente accelera durante i mesi primaverili, da marzo a giugno, ovvero il cuore della stagione dei tornado.
Al 1° marzo di quest’anno erano stati segnalati 24 tornado, compresi due tornado distruttivi che hanno causato 4 vittime (uno in Alabama il 25 gennaio e tre in North Carolina il 15 febbraio). Ciononostante stiamo parlando di circa il 20% in meno rispetto a un’annata tipica.
Ma c’è un altro elemento interessante e potenzialmente devastante da tenere in considerazione: le acque tropicali del Pacifico sono più fredde del normale e ricalcano l’andamento del 2011. Quell’anno fu terribile, in particolare aprile 2011 fu estremo con oltre 700 tornado in un singolo mese molti dei quali furono letteralmente mortali.