Si suol dire “sole con i denti”. Espressione meteo utilizzata nel momento in cui il sole fa capolino, timidamente, tra la coltre di nubi. Ma è un sole che non dura, è un sole pallido, è un sole che non riscalda e che preannuncia ancora maltempo.
Le stesse considerazioni potremo farle i prossimi giorni, allorquando la Primavera arriverà con prepotenza – in realtà ci sta già dando un saggio delle proprie potenzialità – ma potrebbe andare a schiantarsi contro un muro. Il muro di marzo, il muro del mese più pazzerello dell’anno. Il muro gelido siberiano, che nel frattempo si è sì ritirato a est, ma non molla e non ha la minima intenzione di salutare senza prima averci ricordato cos’è l’Inverno.
Sarebbero novità meteo grosse, anzi enormi. Ma forse nemmeno così tanto, perché avendo consapevolezza di quel che sta accadendo a livello di circolazione emisferica non c’è nulla di cui meravigliarsi.
Diciamo che il ribaltone è dietro l’angolo, abbiamo discrete probabilità di osservare scenari ben più invernali nelle prossime elaborazioni modellistiche. Già s’intravede qualcosa. Già le temperature caleranno e di parecchi gradi nei primi giorni di marzo, ma qui la sorpresa sarà pari a zero perché verremo da anomalie termiche positive troppo violente. Però immaginate dovesse arrivare il freddo o ancor peggio qualche sbuffo d’aria gelida.
Coi contrasti termici che potrebbero scaturire il colpo di coda invernale sarebbe davvero potente. Ed allora sì che marzo confermerebbe la nomea di mese “pazzerello”.