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L’ATLANTICO, tra uragani e tempeste, è uno spettacolo

La giornata del 22 settembre ha sfornato scatti satellitari a dir poco spettacolari. Qualcuno potrebbe aver dato un’occhiata alle immagini satellitari, se così fosse non potrà non aver notato l’incredibile attività ciclonica dell’Oceano Atlantico.

L’uragano Teddy, ad esempio, ha registrato una spettacolare transizione extratropicale prima del pericoloso approdo in Nuova Scozia, Canada. Nella stessa giornata, la tempesta tropicale “Beta” è approdata in Texas dove, a causa dell’eccezionale quantità di pioggia, ha provocato diffuse inondazioni. Ma la cosa incredibile è che i due sistemi erano uniti da un unico fronte freddo di oltre 3000 miglia (3500 chilometri).

Teddy e Beta uniti da un fronte lungo oltre 3000 km

Questo lunghissimo fronte freddo si estende dalla tempesta Beta (nel sud del Texas) verso Cuba e le Bermuda, per poi curvare nell’Atlantico nord-occidentale dove va a congiungersi con quel che resta dell’uragano Teddy.

Le previsioni confermano che l’uragano Teddy terminerà la transizione verso un potente ciclone post-tropicale lungo le coste orientali canadesi. Il pericolo maggiore saranno le grandi onde di marea lungo la costa meridionale della Nuova Scozia (segnatamente nella giornata di oggi) dove potrebbero verificarsi ingenti danni.

Non solo, ovviamente sono previste piogge torrenziali che potrebbero portare locali inondazioni.

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