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Le ultimissime sul Vortice Polare “mangia” inverno

Avevamo abbandonato, si fa per dire, l’argomento per concentrarci su altri elementi. Ma visto e considerato che l’Inverno, meteorologicamente parlando, è ormai dietro l’angolo dobbiamo necessariamente aggiornare la situazione.

Il Vortice Polare stratosferico è forte, anzi fortissimo. Avevamo predetto valori probabilmente record tra fine novembre e i primi di dicembre e sì, siamo ancora in ballo. Ma la vigoria è tale che da un momento all’altro potrebbe iniziare a condizionare il quadro meteorologico emisferico. Che significa?

Fino a questo momento la troposfera – che è la parte dell’atmosfera più vicina al suolo – sta provando a resistere al condizionamento. Non sappiamo per quanto tempo ci riuscirà, ma possiamo dirvi che se non c’è stato il condizionamento è perché vi sono alcuni elementi che remano contro. La Nina su tutti. Lo avevamo detto, questo tipo di fenomeno avrebbe potuto limitare i danni e lo sta facendo. Il dubbio è che il Vortice Polare sia talmente forte da riuscire a vincere la resistenza, innescando un condizionamento eclatante.

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La struttura del vortice polare stratosferico tra una decina di giorni

Dando per scontato che ciò avvenga, sarà bene che accada quanto prima. Dovesse succedere ora, ad esempio, il mese di dicembre e la prima metà di gennaio potrebbero caratterizzarsi per frequenti rimonte anticicloniche e per temperature superiori alle medie stagionali. Che novità direte voi… Ogni anno la stessa storia: Vortice Polare forte e Inverno gettato alle ortiche. Sarà così anche nei prossimi mesi?

Il rischio c’è, dovessimo fermarci al solo Vortice Polare potremmo addirittura avanzare delle certezze. Ma si sa, in meteorologia è bene non dar nulla per scontato, anche perché quest’anno vi sono degli elementi – uno l’abbiamo citato pocanzi – che potrebbero rimescolare le carte in tavola.

Fatto sta che se dobbiamo andare incontro a un condizionamento del Vortice Polare – che vorrebbe dire flusso zonale sparato ad alte latitudini e frequenti rimonte anticicloniche sul Mediterraneo – meglio che avvenga subito così di lasciar spazio a qualche interessante manovra invernale nella seconda metà di stagione. Il ché, se ci pensate, s’incastrerebbe a pennello con le proiezioni per dicembre e gennaio presentate ultimamente. Vedremo, ai posteri l’ardua sentenza…

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