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L’enorme uragano Delta ha battuto alcuni record

Con il super uragano Delta, nel cuore del Mar dei Caraibi, si conferma una stagione 2020 degli uragani del Nord Atlantico sorprendente. Abbiamo parlato di una stagione record e Delta ci fornisce ulteriori conferme.

Fortunatamente, dopo la ciclogenesi esplosiva di ieri, nelle ultime ore si è indebolito pur mantenendo un enorme potenziale distruttivo nel percorso verso la penisola dello Yucatan. Ma quali sono, nel dettaglio, i record stabiliti da questo uragano atlantico?

L’uragano Delta batte vari record.

Delta, a quanto pare, ha stabilito il record per il processo di rapida intensificazione più esplosivo, passando da una depressione tropicale a un uragano di categoria 4 in appena 30 ore. E’ passato da venti di 30 KT a venti di 115 KT.

Non solo: Delta ha fatto registrare un incremento del vento di 70 mph, da 40 a 110, nelle sue prime 24 ore come ciclone tropicale. Anche in questo caso si è trattato del processo di rapida intensificazione più esplosivo del mese di ottobre dai tempi dell’uragano Wilma (nel 2005).

E ancora, Delta è passato dall’essere una depressione tropicale di 30 KT a un uragano di 85 KT in 24 ore. Negli ultimi 31 anni, solo una tempesta nell’emisfero occidentale (Ike, 2008) si è intensificata più rapidamente nello stesso lasso temporale.

Se c’è un’altra caratteristica che ricorda Wilma, è la dimensione dell’occhio che ha sviluppato durante quella fase del suo ciclo vitale. Solo 4 miglia nautiche di diametro, vale a dire circa 7,4 km. Wilma, nel 2005, arrivò a misurare solo 2 miglia nautiche! Occhi così piccoli sono sinonimo dello sviluppo esplosivo di un ciclone tropicale.

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