Non nascondiamoci, il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici stanno modificando il nostro stile di vita. Si parla di estremizzazione meteo climatica per riassumere quelli che sono gli effetti più eclatanti degli eccessi meteorologici e climatici, ma fare un sunto dei problemi che tale estremizzazione si porta dietro non è possibile.
Diciamo che, volendo anche noi estremizzare il concetto, stiamo letteralmente affondando. Affondando se pensiamo al graduale innalzamento del livello degli oceani, affondando se pensiamo ai deleteri effetti idro-geologici. Alcune zone del pianeta rischiano di scomparire, sia sotto i colpi dell’acqua marina, sia sotto i colpi di frane e smottamenti.
Non dobbiamo incappare nell’errore di credere che l’Italia ne sia esente. Non lo siamo affatto e lo sappiamo fin troppo bene. Quando piove male e troppo alluvioni, frane e smottamenti sono all’ordine del giorno.
Il Mediterraneo, benché sia un bacino chiuso, rischia egualmente di innalzare il proprio livello e le nostre coste rischierebbero di dover affrontare problemi irrisolvibili.
Forse è arrivato il momento di farsi un bel esame di coscienza, perché diciamolo: la colpa è nostra, non certo della natura. Potremo, nel nostro piccolo, contribuire giornalmente a un miglioramento della situazione, anche con piccoli gesti. Ma è ovvio che la politica, anche in questo caso, gioca un ruolo fondamentale e chissà che la classe dirigente mondiale inizi a pensare – seriamente – ai disastri che potrebbero toccarci qualora non si dovesse porre rimedio al riscaldamento globale.