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L’imprevedibilità del gelo siberiano, rischio persistenza meteo

Quante volte abbiamo scritto, negli ultimi giorni, che il gelo siberiano è imprevedibile? Se vi è capitato di leggere i vari approfondimenti in merito non vi sarà sfuggito ciò che pensavamo, ossia che le sorprese meteo potrebbero non essere finite.

Detto, fatto: i modelli previsionali fiutano la persistenza della massa d’aria gelida, che una volta stabilitasi sull’Europa orientale potrebbe prendere letteralmente il sopravvento. Sì, avete letto bene, il sopravvento. Essendo pesantissima è difficilmente scalzabile sino al suo completo esaurimento in loco, ciò significa che portarla via da là sarà complicato. Significa anche, lo avrete intuito, che piazzerà la tenda a due passi dall’Italia.

Gelo siberiano, rischio persistenza

L’altro elemento sul quale si discuteva animatamente era la tenuta del blocco anticiclonico, ossia dello sbarramento alle correnti atlantiche portato dall’Alta delle Azzorre in connubio con l’Alta Scandinava. Ecco, nel corso delle ultime ore sono subentrare novità imponenti, ossia una tenuta del blocco e flusso zonale costretto a restarsene nell’Oceano.

Se ci pensate bene sono tutti ingredienti che ci dicono soltanto una cosa: persistenza. Persistenza di un quadro meteo climatico pesantemente invernale, persistenza di una configurazione inusuale che dovrebbe traghettarci sino a fine mese. Tradotto in soldoni: temperature inferiori alle medie stagionali, anche di parecchi gradi. Se poi ci sarà neve oppure no lo vedremo, fatto sta che le occasioni in tal senso potrebbero moltiplicarsi.

Concludiamo aggiungendo un po’ di pepe: occhio, le sorprese potrebbero non essere finite. Occhio, il gelo potrebbe arrivare con più facilità rispetto a quanto suggerito dai modelli sino a questo momento. Insomma, quel che è certo è che da qui a fine mese non ci saranno momenti di noia.

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