Decretare la fine dell’inverno il 30 dicembre è fuori da ogni logica. E’ vero, rispetto a qualche settimana fa ciò che sta accadendo in atmosfera lascia meno margini di manovra, ma ricordiamoci che ogni anno fa storia a sé.
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Dire che il Vortice Polare è in netto rinforzo è corretto, ma dire che potrà condizionare negativamente un’intera stagione è quanto mai azzardato. Dopotutto è dal mese di ottobre che uno dei modelli fisico matematici più in vista, ovvero l’americano GFS, continua a proporci un Vortice Polare mangia inverno. Invece siamo ancora qua, a discutere di eventuali irruzioni fredde.
Perché capiamoci, non c’è scritto da nessuna parte che Vortice Polare “strong” = inverno finito. E’ vero, con un Vortice Polare in modalità “formula 1” è più probabile che il freddo se ne rimanga bello tranquillo sul Circolo Polare Artico, ma affinché ciò avvenga c’è necessità di tutta una serie di manovre favorevoli in tal senso. In primis c’è bisogno di una troposfera che si lasci condizionare dalla stratofera e quindi il Vortice Polare vada in “fase” lungo tutta la colonna d’aria.
Ma quest’anno stiamo avendo una troposfera particolarmente vivace e per il momento non sembra così incline a farsi dettare regole dall’alto.
Ma poi siamo appena a dicembre, con gennaio e febbraio (mettiamoci anche marzo) tutti da vivere. Se anche dovesse andar male il prossimo mese, ci sarebbe quello invernale per antonomasia. Febbraio appunto. Lo possiamo paragonare come ad agosto per l’Estate, perché se è vero che ad agosto iniziano ad accorciare le giornate è anche vero che le più intense ondate di caldo spesso si verificano in quel mese.
Non ha alcun senso, ad oggi, fasciarsi la testa. Anche perché i modelli fisico matematici, magari non tutti ma qualcuno sì, lasciano aperti degli spiragli freddi non indifferenti. Stiamo parlando di un arco temporale di circa 7 giorni, ovvero dell’Epifania. Non manca tanto. Se dovessero incastrarsi a dovere alcuni tasselli potrebbe aprirsi una fase propizia a vivaci scambi meridiani e quindi a irruzioni artiche consistenti. Se raggiungeranno l’Italia lo vedremo, quel che è certo è che non possiamo dirvi che l’inverno non ci sarà. Sarebbe un’assoluta falsità.
Pubblicato da Alessandro Arena