Dopo un aprile decisamente freddo, anche maggio prosegue per ora sullo stesso binario. Temperature più basse del normale hanno finora dominato su gran parte dell’Europa, in particolare sulle nazioni centrali.
Quel che accade in questo maggio rappresenta lo scenario prevalente di tutta la primavera. Questo tempo così bizzarro deriva dall’assenza dell’anticiclone in sede europea e mediterranea. L’anticiclone ha spesso scelto lidi settentrionali, posizionandosi tra il Nord Atlantico e la Penisola Scandinava.
Le alte pressioni collocate su posizioni così anomale hanno quindi favorito affondi freddi e perturbati diretti proprio sul cuore dell’Europa. Le irruzioni fredde sul Vecchio Continente hanno nel contempo favorito rimonte d’aria molto calda ad est e soprattutto sulla Russia.
Questa prima parte di maggio è stata infatti molto calda sul comparto russo, specie sulle aree centro-settentrionali. Anche il resto della primavera ha avuto caratteristiche piuttosto miti, diversamente dal resto dell’Europa.
Tra l’altro il caldo anomalo si accompagna anche a fenomeni temporaleschi estremi. Negli ultimi giorni diverse aree della Russia sono state martoriate da grandinate di forza distruttiva, con chicchi enormi anche di diametro fino a 6-7 cm, in grado di cagionare gravi danni.
Grandinate di questa portata sono state incentivate dal caldo esagerato, con temperature sopra la media del periodo fino a 15 gradi. Il clima più caldo e secco riguarda anche la Siberia, ove sono già segnalati i primi estesi roghi della stagione.
Lo scenario di fresco, che ancora domina su parte d’Europa, potrebbe cambiare nel corso dell’ultima decade di maggio. Gli affondi ciclonici tenderanno infatti a puntare la Penisola Iberica, con rimonte d’aria calda africana che interesseranno più da vicino l’Italia, ma anche il comparto centro-orientale europeo.