Il 30 luglio è partito da Cape Canaveral il razzo Atlas per portare su Marte il rover Perseverance. All’interno di questo rover è presente l’elicottero-drone Ingenuity, il cui arrivo sul Pianeta Rosso è previsto per il 18 febbraio 2021.
L’atterraggio del rover è stato programmato nel cratere Jezero, poco sopra l’equatore. Il mini elicottero, che si avvarrà dell’alimentazione solare, ha un peso inferiore a 2 chili e sarà il primo velivolo destinato a volare su un altro pianeta.
Ingenuity, che suona in italiano come fosse ingenuità, significa in realtà “ingegnosità”. Questo piccolo gioiello d’ingegneria è costato ben 23 milioni di dollari. La studentessa Vaneeza Rupani ha scelto il nome, anche se lo aveva proposto per il rover principale, poi ribattezzato ‘Perseverance’.
L’elicottero volerà attorno alla tarda mattinata, quando il sole l’avrà riscaldamento e la temperatura intorno sarà attorno ai 60 gradi sottozero. La guida dell’aeromobile è autonoma, con l’orientamento che farà affidamento sulla posizione del Sole.
Una missione ad alto rischio
Ci sono voluti 8 anni per mettere a punto la missione. Stefano Cappucci, ingegnere italiano che ha lavoro all’elicottero marziano, ha spiegato che questo drone-elicottero servirà ad ottenere immagini ad alta definizione, con accessi inesplorati che non si possono avere tramite i satelliti o gli altri strumenti.
Si tratterà della prima dimostrazione tecnologica di volo controllato su altro pianeta e in questo la missione è ad alto rischio. Se si dimostrasse l’abilità di questa tecnologia, si potranno abilitare altri velivoli più avanzati, che potrebbero essere inclusi nelle future missioni, sia per i robot che per gli umani.
Tutta la campagna di test svolta al Nasa Jet Propulsion Laboratory è stata completata con successo e questo fa trapelare ottimismo sulla riuscita della missione. L’ultima fase dei lavori ha subito la difficoltà derivante dalla pandemia di coronavirus ma si è arrivati al lancio di una missione che si annuncia rivoluzionaria.