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Meteo al 13 febbraio: bivio d’Inverno, tra gelo e Anticiclone

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Difficile, ad oggi, dirvi con esattezza ciò che potrebbe accadere – ovviamente in termini di evoluzione meteo climatica – durante la prima decade di febbraio. I modelli matematici continuano a proporci movimenti potenzialmente esplosivi, ma nell’incertezza che regola il long range possiamo darvi qualche elemento concreto su cui ragionare.

Il primo, secondo noi fondamentale, è il gelo. Gelo che si affaccerà sull’Europa nordorientale e che poi potrebbe estendersi sui settori centrali del vecchio continente. Stiamo parlando di una massa d’aria gelida imponente, riconducibile all’espansione ad ovest del famigerato Anticiclone russo siberiano.

Una volta che il gelo avrà raggiunto il cuore del vecchio continente dovremo attendere le mosse successive, legate evidentemente a due altri elementi: l’attività ciclonica atlantica e l’Alta delle Azzorre. Qualora dovessimo assistere alla spinta meridiana dell’Alta Pressione, il gelo potrebbe piegare verso sud raggiungendo con decisione il Mediterraneo. Ma se l’Atlantico dovesse continuare a pigiare sull’acceleratore, sfornando depressioni a ridosso dell’Europa occidentale, l’aria gelida potrebbe essere risucchiata nel bel mezzo dell’Oceano.

Il meteo verso il 7 febbraio

IL METEO A BREVE TERMINE

Siamo entrati ufficialmente nei giorni tradizionalmente più freddi dell’anno, ovvero i giorni della merla, ma quest’anno – non è la prima volta – non sono per nulla freddi. In questo momento stiamo registrando un incremento della circolazione zonale, quindi dai quadranti occidentali, quindi relativamente mite tant’è che le temperature sono schizzate all’insù su molte regioni d’Italia.

Correnti che tuttavia preannunciano un cambiamento e ci sarà già a partire dalla prossime ore allorquando nubi e qualche precipitazione tra Alpi (nevose ovviamente) e tirreniche.

Fenomeni che dovrebbero riproporsi con più vigoria a cavallo tra sabato e domenica, allorquando transiterà una vera e propria perturbazione sostenuta da un minimo ciclonico in sviluppo sul Mar Ligure. Le aree coinvolte saranno sempre quelle, in virtù del fatto che in un regime circolatorio occidentale le adriatiche rimarranno sottovento e quindi relativamente protette. Si andrà avanti così sino a inizio della prossima settimana, ma va detto che a partire da domenica le temperature faranno registrare un forte abbassamento.

INVERNO A UN BIVIO

Dobbiamo ripeterci, ma è così: la stagione invernale, giunta nel pieno della maturità, arriverà a un bivio. Le dinamiche atmosferiche sono state ampiamente discusse in svariati altri articoli, ma una qualche influenza su ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane continueranno ad averla. Va detto tuttavia che quest’anno abbiamo una vivacità, esasperata, della cosiddetta troposfera ovvero della porzione d’atmosfera prossima a livello del suolo. Ed è quella che ci interessa, è qui che si verificano i fenomeni atmosferici.

L’Anticiclone russo siberiano, ad esempio, è una struttura troposferica in grado di destabilizzare anche la stratosfera inviando – come successo a fine dicembre – onde di calore verso l’alto. A prescindere da tali dinamiche, tecniche e non adatte a questo contesto previsionale, l’estensione del gelo verso l’Europa ci sarà e non resta che attendere qualche giorno per capire se i modelli matematici riusciranno a trovare la quadra. Se arriverà in Italia o meno dipenderà dall’Atlantico e dall’Alta delle Azzorre, con movimenti che in questo momento sono di difficile interpretazione e che potrebbero portare alla realizzazione delle ipotesi descritte in apertura.

IN CONCLUSIONE

Va detto, per concludere, che l’Inverno è più che mai arzillo e non sembra avere la minima intenzione di abdicare anticipatamente. Quest’anno potrebbe prendersi una bella rivincita, mettendo a segno il cosiddetto colpaccio.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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