Osservando l’evoluzione meteo dei principali modelli matematici di previsione rimaniamo stupiti delle forti variazioni di temperatura che sono previste in Europa nelle prossime due settimane. Cambiamenti di temperatura e di tempo atmosferico eccessivi per il mese di maggio, un periodo che eredita parte degli scambi di masse d’aria che sono tipici di primi mesi della primavera, ma che precede l’avvento dell’estate meteorologica.
In alcuni approfondimenti vi abbiamo parlato del rischio di forti ondate di calore, probabilmente fulminee, e derivanti da improvvisi affondi di masse d’aria fredda verso la Penisola Iberica, che generalmente innescano una risposta di masse d’aria calda dal Nordafrica verso l’Italia. E questo lo stiamo osservando negli ultimi giorni, con la temperatura che è salita incipientemente. Ma ora ci apprestiamo un severo peggioramento delle condizioni meteo.
Ma se Italia abbiamo avuto un aumento di temperatura che ci è sembrato eccessivo, a nord delle Alpi la colonnina di mercurio è impazzita. Pensate che in Germania si è passati dai rovesci di neve alla temperatura che saltata sin quasi i 30°C. Il tutto è avvenuto in una manciata di giorni.
Si tratta di evoluzione atmosferiche che per l’Europa dovrebbero essere piuttosto rare, anzi eccezionali, che però stanno stranamente divenendo una sorta di consuetudine, somigliando il clima europeo un po’ a quello nordamericano, che però rimane decisamente più complesso del nostro.
La mappa che vi mostriamo è relativa una proiezione a lungo termine, verso il fine mese diffusa dal centro meteo americano. È una delle tante opzioni possibili in un contesto di estrema variabilità atmosferica e della circolazione di masse d’aria. Qui vediamo addirittura un’anomalia negativa della temperatura in quota che in Francia andrebbe a superare i 10°C alla quota di circa 1500 m sul livello del mare. Sarebbero coinvolti anche il Centro-Nord Italia e la Sardegna.
A generare una così violenta anomalia climatica sarebbe la presenza dell’alta pressione a carattere caldo dell’Oceano Atlantico, estesa sino alla Penisola Iberica e le Isole Britanniche, inoltre una forte ondata di caldo verso il Mar Mediterraneo orientale del Mar Nero. In Italia sembrerebbe giungere aria fredda proveniente dall’Artico russo. Consentitemi di dire, vista così sarebbe una sorta di Buran semi estivo. Ma tranquilli, in Italia non cadrà la neve in pianura.
Non è affatto fantameteo anche parlare del rischio di ondate di calore anomalo, sia prima che dopo, ma forse stavolta, soprattutto dopo, eventuali irruzioni d’aria fredda come quella prospettata, che come dicevano, sarà da confermare, e che ne discutiamo per evidenziare la possibile prosecuzione di anomalie climatiche.
Ad esempio, abbiamo visto le proiezioni, ma al momento non sono confermate, della formazione di una ciclogenesi piuttosto cattiva tra il canale di Sardegna e verso la Sicilia, ciò è stata un’ipotesi al momento smentita. Ma il fatto stesso che i modelli matematici individuino fenomeni meteo estremi, fa presupporre che prima o poi ci potranno essere. E ciò lo abbiamo sperimentato varie volte.
Le previsioni meteo a lungo termine non sono finalizzate per conoscere il tempo che farà giorno per giorno, ma la possibilità che determinate condizioni atmosferiche si possono presentare, prima o poi.
In conclusione, al momento stiamo vivendo una condizione atmosferica di estremizzazione climatica, non abbiamo ancora avuto le tipiche piogge primaverili nelle regioni settentrionali, ovvero quelle che normalmente ci dovrebbero essere in questo periodo dell’anno. Mentre per buona parte della nostra Penisola le Isole Maggiori c’è un deficit pluviometrico anche severo, ovvero piovuto assai meno rispetto alla norma, con ampi territori che sono in siccità, soprattutto in quelle aree che a breve vivranno l’assenza di pioggia tipica del Mar Mediterraneo durante l’estate.
Di conseguenza ci sarà penuria d’acqua soprattutto per le culture.