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Meteo cronaca: FREDDO insolito con NEVE sulle Alpi a quote basse per Maggio

Il fronte perturbato transitato nelle prime ore mattutine, su parte del Nord Italia, è stato accompagnato da correnti piuttosto fresche nord-atlantiche. Un corposo calo termico ha interessato soprattutto le aree di montagna. Nella fase clou del maltempo, le precipitazioni hanno assunto carattere nevoso fino a quote basse per la stagione.

Panorama invernale a inizio mattinata del 19 maggio al Rifugio Città di Fiume nelle Dolomiti a quasi 2000 metri d’altezza

Il flusso freddo ha infatti contribuito ad intensificare i fenomeni associati alla perturbazione e pertanto ciò ha favorito il drastico abbassamento della quota neve. La neve è infatti ben al di sotto rispetto al livello dello zero termico, che sarebbe la quota laddove è posizionata l’isoterma degli zero gradi.

La neve ha attecchito fino attorno ai 1500 metri tra Dolomiti, Val Pusteria e Alpi Friulane, ma con fiocchi che si sono occasionalmente spinti a quote temporaneamente inferiori. Nella notte la neve aveva imbiancato anche alcune rinomate località alpine lombarde, tra cui Livigno.

Il contributo nevoso è stato importante, con accumuli di neve fresca al suolo che hanno raggiunto livelli anche superiori ai 20-30 cm già a quote intorno ai 2000 metri. Sono tornati così paesaggi invernali abbastanza insoliti, per essere ormai verso la fine di maggio.

La stessa perturbazione si è poi messa in moto verso le pianure, determinando il fiorire di temporali più diffusi sul Triveneto. L’aria fresca e instabile in quota è in propagazione anche sul Centro Italia, dove non mancano focolai temporaleschi soprattutto sulla dorsale settentrionale dell’Appennino.

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