Precedentemente ci siamo occupati del trend meteo climatico relativo alla seconda settimana di dicembre, ovvero alla settimana in corso. Abbiamo evidenziato come l’enorme depressione polare, che in questo momento sta tenendo sotto scacco l’Europa occidentale e l’Italia, continuerà a farsi largo sul Mediterraneo incentivando persistente maltempo.
A questo punto proviamo a spingerci oltre, ovvero nella terza settimana mensile. La domanda è la seguente: avremo dei cambiamenti? Anzitutto dobbiamo tenere conto che spingendoci in là nel tempo non si parla di previsione ma di linee di tendenza, in quanto tali – ovviamente – passibili di modifiche (anche pesanti) – in corso d’opera.
Premessa d’obbligo, tuttavia possiamo evidenziare degli elementi barici di sicuro interesse. In Europa, rispetto al Nord America dove La Nina inizierà a condizionare maggiormente la circolazione atmosferica, la situazione sembra più stagnante. In particolare dovremo tenere d’occhio l’alta pressione di blocco tra la Scandinavia e gli Urali, perché sembra avere tutta l’intenzione di restarsene lì. Ciò significa che il flusso oceanico avrà difficoltà a spingersi in quella direzione, piegando probabilmente in direzione sud.
SEGNALIAMO…
Ciò che però potrebbe cambiare è la traiettoria degli affondi depressionari atlantici. Potrebbero puntare più a ovest, direzione Azzorre, così facendo innescherebbe una temporanea rimonta anticiclonica nel cuore del Mediterraneo e quindi sulle nostre regioni. Difatti i principali modelli matematici lasciano intravedere un miglioramento proprio su di noi.
Per quanto ci riguarda, quindi, potremmo andare incontro a un temporaneo rialzo delle temperature e quindi ad anomalie termiche positive. Un cambiamento importante rispetto a quanto sta accadendo ora, ma come detto potrebbe trattarsi di una breve parentesi e quando andremo a trattare nel dettaglio il trend evolutivo dell’ultima settimana di dicembre capirete perché.
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