Via, è iniziata la “sagra del lamento”. “Che brutte carte”, “che brutti modelli”, “no, l’Alta Pressione no”, “l’Inverno è finito” e potremmo continuare all’infinito… Già, basta guardare un modello superficialmente e il gioco è fatto: meteo penoso.
Fosse così facile… Di facile non c’è niente, lo sappiamo, soprattutto quando si ha a che fare con certe dinamiche atmosferiche. Ricordiamoci che l’atmosfera è sempre alla ricerca dell’equilibrio, significa che stiamo parlando di un sistema estremamente dinamico e in quanto tale governato da una miriade di variabili “impazzite”.
Se vi diciamo che una piccola pausa anticiclonica potrebbe servirci, beh dovete crederci. Potrebbe essere un chiaro segnale, un segnale di un reset atmosferico imponente. L’arrivo dell’Alta Pressione, così come s’intravede in alcune corse modellistiche, vorrebbe dire indici AO e soprattutto NAO in ripresa. Ora siamo, in entrambi i casi, in territorio decisamente negativo e tale marcata negatività (soprattutto della NAO) si traduce in una pericolosa deriva occidentale delle irruzioni fredde.
Meglio che si torni verso la neutralità o la leggera positività, perché a quel punto potremmo assistere a un rigonfiamento dell’Alta Pressione delle Azzorre e alla creazione dei presupposti per blocchi anticiclonici di una certa imponenza. Per intenderci, se si vuole che l’aria gelida continentale – proveniente direttamente dalla Siberia – punti l’Europa dobbiamo gioco forza sperare in blocchi anticiclonici imponenti.
Blocchi capaci di spingersi in direzione nordest, blocchi capaci di instaurare una circolazione antizonale imponente e duratura. L’atmosfera, in tal senso, ci sta dando una grossa mano tramite l’indebolimento del Vortice Polare, ma è proprio il Vortice Polare che potrebbe pilotare la mossa decisiva e pensate un po’, potrebbe farlo riprendendosi dai ceffoni patiti nelle ultime settimane. Sì, un suo rinforzo potrebbe tornarci utile. Ma avremo modo di riparlarne, state tranquilli.