Quella del 1° Settembre, come inizio d’Autunno, è una data stabilita per convenzione internazionale. Le stagioni sono suddivise per trimestri, secondo il calendario Gregoriano e non predicono cambiamenti meteo. Ma il clima estivo si può spingere ben oltre l’inizio dell’Autunno meteorologico e persino quello astronomico che inizia 3 settimane dopo.
Il prolungamento dell’Estate è il risultato del fatto che sono divenute sempre più feroci le ondate di caldo post Ferragosto, proprio quando si verificava la rottura stagionale nelle Estati “old style”. Parliamo della rottura dell’Estate, di cui inizierete a sentir parlare.
In Italia, in genere, le maggiori ondate di caldo succedevano per effetto dell’anticiclone nord africano, oppure erano fulminee, e precedevano forti perturbazioni in arrivo dal Mediterraneo occidentale.
Negli ultimi due decenni ha sempre più preso forza l’anticiclone europeo, i cui massimi vengono toccati tra Francia e Germania. Viene coinvolta anche l’Italia, ma sovente ne paga le conseguenze maggiori il Nord del nostro Paese. Ma in Italia non si sono avuti, sin ora anticicloni intensi come l’Europa occidentale, basti pensare ai valori massimi estremi di Parigi che vanno a 43°C.
In archivi storici di meteorologia, troviamo un picco di 45°C per Asti in Italia del Nord, ma è un rilevamento non validato. Ondate di calore come quelle francesi, nel Nord Italia, potrebbero – realmente – picchi di 45°C.
Ora come ora, i modelli matematici stagionali vedono un’acuta anomalia climatica in tutta Europa per settembre 2020, con temperature sopra la media. Il Centro Meteo Europeo indica un’anomalia climatica lieve, attorno a mezzo grado centigrado per l’Italia.
Per dirla in breve, non farebbe caldissimo per tutto un mese. Ma come spesso avviene in analisi a così lunghissimo termine, abbiamo incognite rilevanti. Ad esempio, è previsto un settembre modestamente più asciutto della media su tutta Italia.
Ma ecco la maggiore incognita: il protrarsi verso nord di anomalie di pressione in quota dal Nord Africa verso l’Italia.
Con i cambiamenti climatici sono aumentate, nelle stagioni intermedia, gli scambi di masse d’aria secondo i meridiani, ed ecco che con una situazione come quella confezionata nella previsione settembrina, che il rischio caldo fulmineo di forte intensità resta possibile.
Settembre 1946 e quello 1949 furono caldissimi con picco di oltre 45°C a Foggia.
Del 1946 possiamo citare:
Foggia Aeroporto +45,5 °C
Palermo Boccadifalco +41,2 °C
Lecce Galatina +40,6 °C
Roma AM (Urbe) +40,2 °C
Roma Ciampino AM +40,0 °C
Brindisi Casale +39,6 °C
Cagliari Elmas +39,0 °C
Santa Maria di Leuca AM +39,0 °C
Termoli AM +39,0 °C
Potenza AM +38,2 °C
Cozzo Spadaro +38,0 °C
Napoli Capodichino +37,6 °C
Enna AM +37,4 °C
Capo Carbonara +37,0 °C
Latronico AM +37,0 °C
Ustica AM +36,8 °C
Perugia Centro AM +35,2 °C
Ancona Monte Cappuccini +34,5 °C
Otranto +34,0 °C
Sempre riguardo il 1946, l’ondata di calore fu davvero violenta, e nella penisola balcanica furono raggiunti i +41,8 °C all’osservatorio meteorologico di Belgrado e i +37,7 °C all’osservatorio meteorologico di Sarajevo.
Riguardo il caldo in Settembre, a Milano la stazione di Brera ha un record di 34,5°C misurato il giorno 6 del 1988.
Quindi, la calura estrema per la Penisola e le Isole Maggiori è solitamente collegata ad avvezioni di aria calda dal Nord Africa, mentre nel Nord Italia, ad anticicloni europei.
Insomma, come sarà il Settembre 2020 non lo possiamo sapere, ma intuire appena.
Ci aggiorneremo con nuovi approfondimenti.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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Fonte meteogiornale.it