Il 4 novembre 1966 è una data passata alla storia su Firenze per la peggior alluvione di cui abbia sofferto di certo nell’ultimo secolo (ci furono alcuni eventi ancor maggiori nel Medioevo). Il video esclusivo che vi proponiamo mostra la città in ginocchio.
Le incessanti piogge causarono la tracimazione dell’Arno nel cuore vecchio della città, fecero 34 vittime e danni inestimabili al patrimonio artistico. In ventiquattro ore il capoluogo toscano si trovò a dover fronteggiare più danni che durante la fine del secondo conflitto mondiale.
Firenze registrò un quantitativo storico di 190mm di pioggia in 24 ore, ma l’evento che fece saltare il banco furono i quantitativi di pioggia che caddero sul Mugello (437,2mm a Badia Agnano nell’alta val di Sieve) con l’ingrossamento e la tracimazione dell’affluente Sieve.
L’eccezionale quantitativo di pioggia caduta, unito allo scioglimento delle nevi del Casentino (in quel frangente la Toscana fu tagliata da una +6 a 850 hPa) provocò il disastro. La presenza della neve in quota fu un fattore ulteriormente aggravante. Vedi qui l’approfondimento.
Lo stesso giorno di Firenze l’alluvione interessò anche vaste parti del Triveneto, con l’esondazione di numerosi grandi fiumi e un tragico bilancio di vittime, più di 30 in totale. E ancora, tornando in Toscana, l’alluvione colpì in modo pesanti anche Grosseto e la Maremma.
L’alluvione di Firenze e del Triveneto non è certo l’unica disastrosa alluvione nel mese di novembre in Italia. Novembre è anzi il mese in cui più facilmente la nostra nazione è interessata da violente perturbazioni atmosferiche.
I frequenti episodi alluvionali con meteo avverso a novembre derivano dal fatto che si tratta di un mese di passaggio dal semestre caldo a quello freddo, in cui masse d’aria di origine diversa tendono a scontrarsi, quando il mare è ancora piuttosto caldo e in grado di fornire un surplus di energia.
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