Sta succedendo di tutto. In primis c’è l’Europa, colpita da quella che i meteorologi anglosassoni definiscono “la bestia dell’est”. Ovviamente stiamo parlando del gelo siberiano, giunto laddove era stato ampiamente previsto e con effetti meteo climatici facilmente identificabili: temperature in crollo verticale e nevicate diffuse.
Gelo che ora ha invaso anche l’Italia.
Ma ci sono novità. Manca un blocco anticiclonico, ovvero la spinta meridiana dell’Alta Pressione delle Azzorre in grado di stoppare il flusso oceanico. Ciò implica uno scorrimento settentrionale e una successiva deriva occidentale della massa d’aria gelida. Ed ecco perché i picchi massimi di freddo vanno nei Balcani, con il rischio di tempeste di neve nelle Isole dell’Egeo, ad Atene.
La prima battaglia tra l’Atlantico e la Siberia sarà vinta dalle depressioni oceaniche. Ma la guerra? Chi la vincerà? Domanda di non facile risposta, soprattutto dopo aver registrato un vero e proprio terremoto nei centri meteo. Questo weekend dovrebbe innescare ciò che manca attualmente, ovvero la proiezione meridiana dell’Alta azzorriana. Tenete conto che il gelo siderale che sta investendo Russia occidentale e Scandinavia decreterà la genesi di un’altra struttura anticiclonica, struttura che si rivelerà essenziale per rafforzare il blocco del flusso zonale.
L’Atlantico, dal canto suo, sfornerà l’ennesima enorme depressione ma stavolta potrebbe invorticarsi a ridosso del Canada e se così fosse andrebbe a rinforzare le fondamento del blocco anticiclonico, indi per cui il nucleo gelido siberiano potrebbe scagliarsi con foga nel cuore del Mediterraneo. Sì, avete letto bene, nel cuore del Mediterraneo. Si tratterebbe di uno di quegli eventi da tempi di ritorno ultra decennali e dovesse riguardarci direttamente se ne vedrebbero delle belle…