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Meteo Europa, cambia tutto! Ritorno d’inverno e dietrofront della primavera

Dopo svariati giorni di alta pressione e caldo anomalo in gran parte d’Europa, l’inverno ci riprova e torna a farsi sotto. Il cambiamento sarà agevolata dalla ritirata dell’anticiclone che punterà il proprio baricentro verso nord, tra Isole Britanniche e Islanda.

Neve e freddo sulle fioriture anticipate in mezza Europa

Nel contempo, un vortice ciclonico freddo si approfondirà tra la Penisola Scandinava e la Russia Europea, nient’altro che il lobo siberiano del Vortice Polare. In tal modo correnti fredde polari inizieranno a scendere prima sulle nazioni settentrionali e poi su quelle centrali del Continente.

La situazione si appresta a mutare, è atteso un cambio radicale imminente. La primavera ci aveva preso gusto, con temperature eccezionalmente calde per il periodo nella scorsa settimana. La colonnina di mercurio ha raggiunto livelli record per fine febbraio in Germania, Austria e Polonia.

Al momento il clima è ancora mite, con temperature ben sopra media. Un’imponente discesa di aria gelida polare inizia a dilagare sulle nazioni settentrionali, con il comparto baltico-scandinavo che già giovedì vivrà una fase di tempo di stampo pienamente invernale.

Mezza Europa tornerà in pieno inverno

Alla fine di giovedì l’aria fredda dilagherà verso l’Inghilterra, la Danimarca e inizierà a farsi strada sul Centro Europa. Trattandosi d’aria molto fredda in quota, l’irruzione artica sarà probabilmente associata ad instabilità marcata con rovesci che faranno cadere graupel o neve fino a quote molto basse, anche al piano.

Gran parte dell’Europa Centro-Settentrionale finirà nella morsa del freddo invernale nella giornata di venerdì. Il clima rigido riguarderà anche parte della Francia, in particolare i settori settentrionali ed orientali con pieno coinvolgimento anche della regione parigina.

Questa riscossa invernale a livello europeo perdurerà per tutto il weekend, momento nel quale anche l’Italia verrà parzialmente coinvolta in modo però meno importante. Seguirà una fase evolutiva più incerta, con l’aria gelida che dovrebbe però finire relegata verso l’est europeo e la Russia.

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