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Meteo Febbraio: GELO RUSSO, il grande evento è possibile. Ultime novità

Grandi manovre invernali si scorgono nel corso della prima parte di febbraio. L’Europa potrebbe tornare obiettivo di nuove colate gelide di provenienza artico-siberiana, in base alla tendenza a 7-10 giorni prospettata dai centri di calcolo, chiaramente suscettibile di ampie correzioni.

L’accumulo del gelo sulla parte nord ed est dell’Europa

Un grande serbatoio gelido si andrà ad accumulare sulle regioni settentrionali ed orientali del Continente, oltre che sul comparto russo-asiatico. I principali centri meteo evidenziano ampie possibilità che questa massa d’aria gelida possa trovare una valvola di sfogo per espandersi verso nord e verso sud.

Prima che l’inverno torni a fare la voce grossa, l’evoluzione meteo più nell’immediato sarà caratterizzata da una vivace attività atlantica sull’Europa, tra fine gennaio e inizio febbraio. Il freddo resterà infatti confinato, per almeno una settimana, sulla parte alta del Continente, tra Scandinavia, Baltico e Russia Europea.

In Italia assisteremo pertanto al passaggio di perturbazioni, con effetti più evidenti sulle aree del Centro-Nord esposte alle correnti umide occidentali. Le temperature resteranno prossime alla media o un po’ al di sopra, specie al Sud Italia.

Lo scenario potrebbe farsi molto più interessante subito dopo, a partire dal 4-5 febbraio, con lo scivolamento di una massa d’aria molto più gelida verso la Scandinavia. Ci sarebbe peraltro il contributo di un fiume di gelo da aree più remote, dall’Artico Russo e dalla Siberia.

Vortice Polare debole, le prospettive

Lo schema barico potrebbe predisporsi a favorire la progressiva espansione a latitudini più basse di questo esteso nucleo gelido. A deporre verso questa ipotesi sarà il probabile ulteriore indebolimento del Vortice Polare sia a livello della stratosfera, per via di ulteriori riscaldamenti, che lungo la troposfera.

Tale scenario promuoverebbe il rinforzo dell’anticiclone polare, in allungamento verso la Scandinavia ed il Nord Atlantico. In tal modo l’aria gelida, in scorrimento sul bordo meridionale dell’anticiclone, sarebbe incentivata a dilagare in moto retrogrado verso le medie latitudini europee.

Sull’Italia cosa accadrà? Difficile, se non impossibile, dirlo ora. Il Mediterraneo potrebbe entrare in gioco successivamente come obiettivo del freddo, in quanto in questo frangente sarebbe ancora interessato dallo scorrimento del flusso perturbato atlantico.

La formazione di una depressione mediterranea, tra il 6 ed il 7 febbraio, potrebbe calamitare l’aria gelida fino alle nostre latitudini, ma al momento è solo un’ipotesi tutta da definire. L’inverno ha ancora molto da dire ed è probabile che il grande gelo possa tornare protagonista su oltre mezza Europa.

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