Maggio era trascorso insolitamente fresco su quasi tutta Europa, nell’ambito di uno scenario meteo che aveva visto il Continente come obiettivo principale di una serie di discesa d’aria fredda dalle alte latitudini. Quella dell’Europa era comunque un’oasi felice rispetto al contesto globale.
Ora a giugno è cambiato tutto ed è avvenuto peraltro in maniera piuttosto repentina. La prima metà del mese non aveva infatti ancora visto l’estate decollare con picchi troppo estremi, mentre negli ultimi 10 giorni il caldo è letteralmente esploso tutto assieme con anomalie davvero eclatanti.
In Italia ci lamentiamo della canicola, soprattutto al Sud dove la colonnina di mercurio ha spesso superato i 40 gradi. Va molto peggio in varie parti dell’Europa Centro-Settentrionale ed Orientale, almeno in raffronto al clima che sarebbe lecito attendersi in questo periodo.
La cartina che vi mostriamo evidenzia proprio le anomalie termiche registrate sul Continente Europeo nell’arco dell’ultima settimana. Il caldo eccezionale spicca su un’ampia parte del centro-est europeo, con particolare riferimento all’area baltica e alla Russia Europea.
Giugno mai così estremo
Questo scenario è stato innescato da una situazione bloccata, fra una saccatura ad ovest dell’Europa e l’anticiclone africano che si è elevato sul resto del Continente, trainando masse d’aria roventi nord-africano con anche pulviscolo sahariano.
Una lunga serie di temperature record mensili o assolute si sono misurate dalle nazioni della Ex Jugoslavia verso l’Ungheria, la Bielorussia, le nazioni baltiche e l’Ucraina. Basti pensare che in Ungheria si sono toccato i 40 gradi, in Bielorussia sono stati superati i 37 gradi.
A Kiev il termometro ha raggiunto i +35.5°C battendo il record di giugno di 35.0°C che resisteva addirittura dal 1985. Tra l’altro questo enorme serbatoio di caldo, in contrasto con infiltrazioni fresche, hanno causato temporali violentissimi in molte aree del Centro Europa, fra cui devastanti tornado.
Il clima infuocato non ha certo risparmiato la Russia, con epicentro anche su Mosca che ha stabilito il nuovo record di giugno con +34.8°C. Il precedente primato resisteva da cento anni. Ora il timore è che possa aversi una nuova estate terribile come quella del 2010.
Le nazioni occidentali dell’Europa, risentendo della saccatura atlantica, hanno beneficiato di clima ben più fresco, soprattutto sulla Penisola Iberica dove l’estate si è presa una pausa. Manca il caldo tipico del periodo soprattutto sull’entroterra, con temperature settimanali inferiori alla norma anche di 4-6 gradi.