Tutti coloro che auspicavano un avvio d’estate molto in salita, considerando l’andamento meteo di maggio, rischiano di rimanere parecchio delusi. Ebbene, l’estate meteorologica è partita in quarta, ma non a caso parliamo a ragion veduta d’estate considerando che il primo giugno ha fatto il debutto la nuova stagione.
Dopo un maggio quasi costantemente con temperature sotto la media, la situazione si è repentinamente ribaltata. L’anticiclone, che sta prendendo radici sempre più africane, si è esteso su parte d’Europa ed ora concentra le proprie “calde attenzioni” sull’Italia.
Meteo da piena estate. Ondata di CALDO, ecco quanto durerà
Il caldo, seppur per il momento senza eccessi, ha colpito prima il Nord e parte del Centro Italia, ma nei prossimi giorni saranno soprattutto le regioni del Centro-Sud a subire un’autentica esplosione d’estate con la colonnina di mercurio che si arrampicherà ben oltre i 30 gradi, arrivando in alcune zone oltre i 35 gradi.
Lo schema barico in tutto il Continente ha preso caratteristiche pienamente estive. Il caldo è esploso anche in molte zone d’Europa ed i contrasti con gli sbuffi d’aria fresca atlantica sono all’origine di temporali che hanno portato nubifragi e grandine grossa dalla Francia alla Germania, passando per Belgio e Olanda.
Previste temperature sino 40 gradi: è meteo estremo. Le aree interessate
In Italia avremo qualche limitato disturbo, ma l’anticiclone africano sembra destinato a mettere solide radici e non sarà facile da sradicare. Il trend meteo sta prendendo una piega, potremmo dire, quasi all’opposto di maggio.
Probabilmente è un discorso prematuro, ma la bolla calda potrebbe persistere a lungo sull’area del bacino centrale del Mediterraneo, alimentata da costanti apporti africani. A maggio osservavamo una dinamica meteo radicalmente inversa, con il Mediterraneo bersaglio della colate artiche e delle perturbazioni.
Se dovessere essere confermato questo scenario, si andrebbe incontro ad un giugno potenzialmente caldissimo sull’Italia. Le acque del mare, attualmente fredde, si riscalderebbero rapidamente in superficie, senza più poter limitare troppo gli effetti della calura.
Quel che appare assai probabile è che fino attorno a metà giugno l’anticiclone africano difficilmente verrà scalzato, con l’alito rovente che insisterà almeno su buona parte d’Italia per quella che sarà una prima lunga ondata di caldo. Poi vedremo se ci saranno le condizioni per un break.
Pubblicato da Mauro Meloni