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METEO: il GRANDE GELO e la NEVE al piano prima dell’Estate da record

I rovesci di neve ad aprile possono essere particolarmente spettacolari.

I ritorni di freddo sono una prerogativa della prima parte della primavera, la stagione degli sbalzi per eccellenza. Lo stiamo sperimentando anche quest’anno. Il caldo di qualche giorno fa sta lasciando ora spazio ad una fase più prettamente invernale per l’invasione d’aria artica.

Il freddo in qualche caso giunge molto tardivamente e possiamo citare come esempio il 2001, che vide addirittura un anticipo d’estate a fine marzo e poi il grande freddo irrompere in pieno aprile, prima nel periodo di Pasqua e poi addirittura verso fine mese, nel weekend del 21/22 aprile 2001.

Non sono quindi così rari gli intensi colpi di coda invernali in pieno aprile. Quasi tutte le tardive e più intense ondate gelide d’aprile si sono verificate nelle prime due decadi del mese. Fra le situazioni di maggiore rilievo, spicca quella del 17-18 aprile 1991 con la neve al Nord.

Resta però assolutamente di portata storica anche l’eccezionale ondata di freddo e neve del 7, 8 e 9 aprile 2003, quando l’Italia fu interessata da un’intensa irruzione artica, con le regioni centro-meridionali adriatiche che vennero addirittura imbiancate fin sulla costa

Le anomalie termiche in quota dal 7 al 9 aprile del 2003

Per effetto di un’intensa ondata di freddo dalla Russia, la neve cadde fin sulla costa con accumulo soprattutto in Molise e Puglia, ma furono molto ingenti le nevicate anche in Appennino. Oltre a Bari e Termoli, persino città come Brindisi e Lecce furono colpite da fioccate del tutto insolite per il periodo.

Gelo tardivo e dannoso, non solo in Italia

Le temperature scesero in picchiata, con gelate diffuse e tardive che causarono gravi danni al settore agricolo. Al Nord le minime raggiunsero punte fino a -5 in pianura e anche meno, complici gli ampi rasserenamenti e l’effetto dell’aria continentale.

Il picco di gelo interessò gran parte dell’Europa Carpatico-Danubiana ed i Balcani (come evidente dalla mappa sopra delle anomalie termiche in quota a 850 hPa), a conferma di un grande episodio invernale. E dire che poi, poche settimane dopo, iniziava un lungo periodo caldo culminato nella rovente estate 2003.

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