Già, proprio senza senso. Non dimentichiamoci che stiamo andando incontro alla piena maturità primaverile e certe condizioni meteo climatiche sarebbero più opportune a marzo.
Avevamo parlato, giustamente, del “rischio caldo africano” perché è inutile girarci attorno, i vari modelli previsionali lasciano intravedere un pericoloso riscaldamento del Nord Africa. Poi, improvvisamente, ecco apparire un’imponente struttura anticiclonica ad alte latitudini. Più precisamente in Scandinavia.
Non appena l’abbiamo vista comparire sulle mappe ci siamo messi in allerta. Una struttura lassù, solitamente, è sinonimo di freddo. Freddo verso sud, verso il cuore d’Europa, talvolta verso il Mediterraneo. Se è vero che due più due fa quattro sì, il freddo potrebbe interessarci. Più o meno direttamente lo vedremo, fatto sta che un po’ tutte le proiezioni termiche – senza se e senza ma – puntano verso un calo delle temperature.
Un calo sostanziale, quasi senza senso. Un calo che dovrebbe portarci temperature di 5-6°C al di sotto delle medie stagionali, forse anche qualcosa in più su alcune delle nostre regioni. Anomalie termiche pesanti, che se confermate potrebbero far nevicare a bassa quota e soprattutto potrebbero consegnarci un mese di aprile invernale.
Sì, perché tra l’altro pare che la circolazione fredda possa accompagnarci verso l’ultima settimana di aprile e se così fosse ci sarebbe pochissimo spazio per ribaltoni termici dell’ultima ora. Il caldo, per intenderci, potrebbe non arrivare. Non prima di maggio. Il ché, a quel punto, sarebbe clamoroso.