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Meteo Italia al 10 aprile, possibile irruzione fredda dall’Artico

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

I modelli matematici di previsione fiutano, da giorni, un profondo cambiamento delle condizioni meteo climatiche in concomitanza delle festività pasquali. Inizialmente indicavano la via del peggioramento, un peggioramento che sarebbe scaturito da un poderoso affondo depressionario sull’Europa occidentale. Negli ultimi giorni hanno intrapreso un’altra via ed è una via per certi versi sorprendente: quella della freddo.

Sorprendente per chi non considera i grandi scossoni atmosferici in atto, ricordiamoci che stiamo procedendo spediti verso la dissoluzione del Vortice Polare e conseguentemente verso quei profondi cambiamenti emisferici che segneranno il passaggio di consegne definitivo tra l’Inverno e la Primavera.

Nel passaggio di testimone vanno messe in preventivo manovre pienamente invernali ed è quel che potrebbe accadere a partire dalle festività pasquali e nel corso della settimana successiva. Manovre dettate da un’estensione meridiana dell’Alta Pressione e da una concomitante irruzione artica nel cuore del Vecchio Continente. Come vedremo vi sono differenze modellistiche importanti e fin tanto che non avremo un allineamento non potremo stilare un trend meteo climatico definitivo.

Il meteo verso il 10 aprile

IL METEO A BREVE TERMINE

Nel frattempo siamo entrati nel vivo della rimonta anticiclonica garante del miglioramento intervenuto a inizio settimana e responsabile della rapida impennata delle temperature. Impennata che sta proseguendo, come d’altronde era stato ampiamente preventivato, impennata che nella prima metà della prossima settimana ci consegnerà condizioni climatiche tardo primaverili.

Abbiamo dato l’ennesima occhiata alle proiezioni termiche e confermiamo anomalie positive piuttosto pesanti. Tenete conto che in alcune regioni d’Italia, segnatamente al Sud e tra le due Isole Maggiori, i termometri potrebbero superare di 8-10°C le medie stagionali. Vuol dire che le temperature massime potrebbero raggiungere, abbastanza facilmente, valori ben superiori a 25°C e in qualche caso si potrebbero sfiorare i primi 30°C dell’anno.

Poco o nulla da segnalare sul fronte nuvolosità, se non lo sviluppo di nebbie e banchi di nubi basse durante le ore più fredde e quindi nel corso della notte. Poi, gradualmente, a partire da metà settimana l’allentamento della morsa anticiclonica potrebbe sfociare in un progressivo aumento della nuvolosità a partire dalle regioni di Nordovest e dalla Sardegna.

RISCHIO FREDDO

Come dicevamo in apertura, i modelli matematici si stanno orientando in direzione di una possente irruzione artica nel cuore d’Europa. A questo punto dobbiamo focalizzarci sulle differenze evolutive perché potrebbero determinare risvolti meteorologici profondamente diversi.

L’europeo ECMWF è quello che al momento propende per un’irruzione artica decisamente più meridiana e capace di propagarsi sul Mediterraneo centro occidentale. Ciò porterebbe alla strutturazione di un vortice ciclonico proprio sui nostri mari, con conseguente peggioramento di stampo invernale capace di riportarci addirittura nevicate a bassa quota.

Secondo il modello americano GFS il freddo potrebbe scivolare verso ovest, direzione Atlantico orientale, non avendo la possibilità di coinvolgerci direttamente. Di contro potrebbe attivarsi una circolazione oceanica secondaria che andrebbe a determinare un incremento d’instabilità atmosferica ma in un contesto termico comunque mite.

IN CONCLUSIONE

Ciò che emerge evidente dall’analisi odierna è che comunque vada si prospetta un periodo estremamente dinamico, foriero di precipitazioni su molte regioni d’Italia. Il tutto a partire dal prossimo fine settimana.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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