POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
La prima decade di febbraio potrebbe essere realmente decisiva. Decisiva nell’indicarci quello che potrebbe essere il trend meteo climatico prevalente dell’ultima parte d’Inverno.
I modelli matematici di previsione, da giorni, evidenziano alcuni indizi circa l’eventuale espansione di una massa d’aria gelida nel cuore del vecchio continente. Ovviamente si tratta di indizi e dobbiamo esserne consapevoli, ma fin tanto che le code modellistiche continueranno ad aggiungerne dovremo prendere seriamente in considerazione l’ipotesi gelo.
Gelo artico continentale, che potrebbe gettarsi a sud sfruttando l’elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre. L’espansione meridiana verrebbe innescata da un rinvigorimento ciclonico in sede canadese, il ché è da reputarsi di fondamentale importanza nell’innesco dell’eventuale spinta anticiclonica. A quel punto, come potrete intuire, i movimenti d’aria fredda – se non addirittura gelida – verso sud verrebbero agevolati e potrebbero riguardarci da vicino.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel frattempo dovremo continuare ad affrontare un periodo di variabilità abbastanza spiccata, un po’ alla stregua di quanto sta accadendo in questi ultimi giorni.
A differenza di quanto accaduto le settimane scorse, l’alternanza tra l’Alta Pressione – addossata alla Penisola Iberica – e rapidi passaggi perturbati si fa sentire. I fronti sono caratterizzati dal sostegno di aria discretamente fredda di origine polare e direttamente riconducibile all’ampia struttura depressionaria – evidentemente di matrice polare – collocata nel cuore dell’Europa.
Il contributo oceanico, in particolare nord atlantico, si fa sentire tant’è che sulle nostre regioni abbiamo una prevalenza di correnti occidentali o nordoccidentali. Nel momento in cui gli impulsi perturbati si dirigono a est ecco che i venti ruotano dai quadranti settentrionali, determinando un calo termico marcato. Va detto tuttavia che alle porte abbiamo un temporaneo, importante rialzo delle temperature, temporaneo perché dovrebbe terminare bruscamente – benché si faccia sentire specie al Sud e tra le due Isole Maggiori – nel corso dell’ultimo weekend di gennaio. Nei giorni della merla, giusto per capirci.
FEBBRAIO, GRANDI MANOVRE
Lo ripetiamo, pur rischiando di essere ridondanti dobbiamo ribadire il concetto di cambiamento. Cambiamento nelle dinamiche atmosferiche emisferiche e tali variazioni sembrano deporre appannaggio di un’accelerazione invernale a livello europeo.
Inverno vero, inverno che potrebbe avvalersi di aria gelida artico-continentale o addirittura continentale pura. Come detto in apertura, le code modellistiche ci mostrano interessantissimi scenari evolutivi nel corso della prima settimana di febbraio, in particolare evidenziamo la possibile propagazione a nord dell’Anticiclone delle Azzorre e l’eventuale congiunzione con l’Alta Pressione scandinava. A quel punto potrebbe strutturarsi un blocco, possente, della circolazione atlantica con conseguente scivolamento di aria gelida in direzione sud. Potrebbe colpirci direttamente, ma potrebbe anche strabordare a ovest (direzione Penisola Iberica). Questi sono dettagli che al momento non possiamo conoscere, in primis dovremo attendere che si realizzi l’eventuale dinamica dopodiché potremo ragionare sui dettagli.
IN CONCLUSIONE
Possiamo dirvi che l’Inverno è tutt’altro che finito, le grandi manovre potrebbero iniziare a breve e febbraio potrebbe rivelarsi – ancora una volta – il mese più interessante.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.