POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
I modelli matematici continuano a mostrarci, seppur con differenze che andremo poi a evidenziare, un profondo cambiamento delle condizioni meteo. Per quanto riguarda lo scenario climatico sussistono discordanze notevoli, che come detto andremo ad approfondire ma che come già rimarcato in precedenti approfondimenti dipenderà evidentemente dalla traiettoria dell’irruzione artica.
Sì, perché l’irruzione è ampiamente confermata un po’ da tutti i più autorevoli centri di calcolo ma si tratta di capire quale sarà il punto d’impatto e come spesso capita in questo tipo di evoluzioni farà tutta la differenza del mondo.
Ciò che possiamo dirvi è che il bel tempo di questi giorni, peraltro tardo primaverile, lascerà strada a un peggioramento fin dai prossimi giorni e sarà un peggioramento progressivamente intenso, che dovrebbe entrare nel vivo subito dopo le festività pasquali.
IL METEO A BREVE TERMINE
Dicevamo del bel tempo. In questo momento siamo in pieno regime anticiclonico e dovrebbe tenerci compagnia per altre 48 ore. In realtà su alcune regioni proverà a spingersi sino a domenica, pur con crescenti ed evidenti difficoltà, mentre su altre sarà costretto ad abdicare a partire da venerdì.
E’ confermato un cedimento strutturale sui settori occidentali, a causa di una massa d’aria fresca instabile proveniente dall’Oceano Atlantico. Venendo da ovest avrà effetti anzitutto nelle regioni di ponente, quindi sul versante tirrenico, in Sardegna e sul Nordovest.
Si prospetta crescente instabilità e visto che attualmente stiamo registrando temperature ampiamente superiori alle medie stagionali dovremo mettere in preventivo dei contrasti termici piuttosto imponenti dai quali scaturiranno precipitazioni in forma temporalesca. Si prospettano acquazzoni localmente violenti ed anche grandinate, oltre chiaramente a un abbassamento delle temperature.
LUNGO PERIODO DI MALTEMPO
Riprendiamo il discorso affrontato in apertura, ovvero il maltempo. Osservando attentamente i vari modelli matematici abbiamo la conferma che si aprirà un lungo periodo d’instabilità, dettato dalle profonde modifiche circolatorie a seguito di un progressivo dissolvimento del Vortice Polare.
In prima istanza avremo lo spostamento dell’Alta Pressione verso ovest, da lì punterà a nord e metterà in movimento una profonda irruzione artica sulla cui traiettoria permangono quelle differenze evidenziate nell’articolo del lunedì.
ECMWF continua a proporci una deriva occidentale, che in tal modo innescherebbe un flusso d’aria umida inserito in un contesto ciclonico e quindi in uno scenario di maltempo su molte regioni d’Italia. Maltempo localmente pesante, questo è giusto ribadirlo, seppur con un quadro termico tutto sommato primaverile.
GFS ci va giù pesante in termini invernali, difatti l’irruzione secondo il modello americano potrebbe impattare le nostre regioni scavando un vortice ciclonico tirrenico foriero di maltempo localmente intenso. Non solo, crollerebbero le temperature e potrebbero rivedersi nevicate a bassissima quota. Sul più lungo periodo entrambi i modelli concordano nell’individuare una prolungata fase d’instabilità con crescenti apporti perturbati atlantici.
IN CONCLUSIONE
Aprile che sta per entrare nel vivo e come già ricordato in altre sedi se l’evoluzione dovesse essere quella prospettata dai centri di calcolo potrebbe risultare più turbolento di marzo.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.