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Meteo Italia al 14 aprile, ombrelli e giubbotti a portata di mano

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Diciamolo subito: il cambiamento ci sarà. Sarà un cambiamento profondo, un cambiamento che potrebbe consegnarci un mese di aprile tutt’altro che stabile. L’Alta Pressione di questi giorni, che come ben sappiamo sta determinando condizioni di caldo anomalo in mezza Europa, lascerà gradualmente le nostre regioni durante le festività.

Il peggioramento sarà dapprima di matrice atlantica e porterà instabilità, il ché significa – come vedremo tra non molto – che appariranno i temporali. Temporali localmente violenti, ai quali si dovrà prestare attenzione in virtù di uno sbalzo termico davvero notevole.

Poi, a partire dalla prossima settimana, il contesto meteo climatico potrebbe subire ulteriori modifiche ma a tal proposito continuiamo a osservare discrepanze modellistiche importanti. Modelli matematici che si rimbalzano la palla, mostrando le “solite” due ipotesi sulle quali si discute da giorni: freddo artico in Italia, oppure freddo artico sull’Europa sudoccidentale. Il ché, lo ripetiamo, farà tutta la differenza del mondo in termini di temperature previste.

Il meteo verso il 14 aprile.

IL METEO A BREVE TERMINE

L’Alta Pressione è nel pieno della maturità, difatti abbiamo giornate incredibilmente primaverili, con temperature abbondantemente superiori alle medie stagionali. Lo avevamo ampiamente previsto: le massime avrebbero superato quota 25°C in molte città d’Italia e così è stato. Sarà così anche giovedì e localmente venerdì, ma proprio venerdì inizieremo a osservare i cenni inequivocabili dell’indebolimento anticiclonico a partire dai settori occidentali del nostro Paese.

Indebolimento che scaturirà dall’approssimarsi di una massa d’aria relativamente fresca dall’Oceano Atlantico ed ovviamente andrà a cozzare pesantemente col caldo preesistente. I contrasti termici conseguenti produrranno fenomeni localmente intensi, che come detto potrebbero assumere facilmente carattere temporalesco.

Stiamo entrando nel periodo delle grandinate e la grandine sarà un altro fenomeno atmosferico da mettere in conto. Inizialmente, lo ripetiamo, verranno coinvolte le regioni occidentali e in modo particolare Nordovest, tirreniche e Sardegna. Poi, dalla prossima settimana, l’evoluzione potrebbe condurci verso un peggioramento ben più consistente e diffuso, ma di tutt’altra genesi.

PROGNOSI RISERVATA

Non possiamo ancora sbilanciarci circa il trend meteo climatico dei prossimi 10-15 giorni e il motivo è semplice: i modelli matematici, come già evidenziato in apertura e negli approfondimenti d’inizio settimana, continuano a proporci discrepanze importanti.

Se fino a martedì il modello americano GFS puntava su un diretto coinvolgimento delle nostre regioni ad opera dell’irruzione artica, oggi cambia rotta spostando l’irruzione verso la Penisola Iberica. Ciò esporrebbe le nostre regioni al richiamo d’aria umida da sudovest, un richiamo che andrebbe a inserirsi nell’ampia circolazione ciclonica e quindi potremmo assistere a condizioni di maltempo in un contesto termico piuttosto mite.

ECMWF, ovvero il modello europeo, ha nuovamente cambiato rotta. Oggi è lui a puntare, deciso, sul diretto coinvolgimento dell’Italia da parte del freddo artico. Il ché, senza girarci troppo attorno, porterebbe un nuovo colpo di coda dell’Inverno.

IN CONCLUSIONE

Chi avrà ragione? Lo scopriremo tra qualche giorno ed è per questo che vi invitiamo a seguire i prossimi approfondimenti. Certo è che il quadro meteorologico sta per subire profondi cambiamenti, cambiamenti in direzione maltempo. Comunque la si guardi.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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