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Meteo Italia al 16 febbraio, sarà estremo con ribaltoni improvvisi

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Augurandovi un buon inizio settimana e un buon inizio di febbraio, riprendiamo il discorso meteo climatico intrapreso i giorni scorsi. Abbiamo paventato, più volte, l’ipotesi di una clamorosa accelerazione invernale in sede continentale e dovrebbe trattarsi di un’accelerazione dettata dall’espansione dell’Anticiclone russo siberiano verso ovest.

Aria gelida, parliamo di picchi di oltre -20°C a 1500 metri di quota, potrebbe espandersi verso le Isole Britanniche e l’Europa centrale, giungendo sino a ridosso delle Alpi. Evoluzione che dovrebbe prendere corpo la prossima settimana, allorquando si andrà a esaurirsi l’azione ciclonica di un’ampia struttura depressionaria oceanica secondaria.

Tale struttura avrà un ruolo nel condizionare, pesantemente, le nostre condizioni atmosferiche. Difatti ci aspettiamo dapprima un rinforzo, il più consistente dell’Inverno, dell’Alta Pressione africana, dopodiché si prospetta un peggioramento che già nel fine settimana potrebbe entrare nel vivo con fenomeni localmente violenti. Fatto sta che anche gli sbalzi termici non scherzeranno.

Il meteo verso il 10 febbraio

IL METEO A BREVE TERMINE

In tema di sbalzi termici dobbiamo necessariamente soffermarci sull’andamento settimanale perché dopo il temporaneo raffreddamento delle ultime ore – coinciso col transito di una massa d’aria relativamente fredda di matrice nord atlantica – si prospetta un rialzo decisamente anomalo.

Aria caldo umida nord africana, proveniente – pensate un po’ – direttamente dal Sahara prenderà la strada del Mediterraneo a seguito di un poderoso affondo ciclonico a ridosso della Penisola Iberica. Tale affondo sprofonderà verso Canarie, innescando il richiamo subtropicale. Per intenderci: in alcune regioni d’Italia, ad esempio le due Isole Maggiori e alcune aree del Sud, la colonnina di mercurio potrebbe superare quota 20°C di massima. Temperature, è ovvio, da Primavera inoltrata.

Fortunatamente, è il caso di dirlo, dovrebbe trattarsi di situazione transitoria in quanto l’ampia depressione oceanica dovrebbe avanzare verso est determinando un progressivo peggioramento a partire dalle regioni di ponente. Peggioramento che entrerebbe nel vivo durante il fine settimana e che ovviamente dovrebbe consentire alle temperature di riportarsi su valori un po’ più consoni al periodo.

RISCHIO GELO

Ne abbiamo parlato abbondantemente nei precedenti approfondimenti, ma l’argomento è quanto mai “caldo” oltre ché spinoso. I modelli matematici di previsione fiutano qualcosa, anzi possiamo dirvi che per quanto riguarda l’Europa si prospetta una potente ondata di gelo che rischia di diventare una delle più intense degli ultimi decenni. Trattandosi di aria continentale, proveniente direttamente dalla Siberia, dovrà essere monitorata con molta attenzione perché le caratteristiche di questa massa d’aria rappresentano un elemento di non facile lettura per i vari modelli matematici.

Dovremo capire se la massa gelida punterà a sud – in questo caso vi sarebbe necessità di un blocco anticiclonico e quindi della spinta meridiana dell’Alta delle Azzorre – o se verrà risucchiata in Atlantico a causa di un’attività depressionaria oceanica troppo invadente.

In questi casi, vista la complessità evolutiva, è bene procedere a vista perché si potrebbe passare – per quanto riguarda l’Italia – dall’evento gelido di portata enorme al nulla assoluto o addirittura al consolidamento dell’Alta Pressione.

IN CONCLUSIONE

Insomma, avrete capito che stilare un trend meteo climatico non è per niente facile, soprattutto in un mese come quello di febbraio che rischia di portarci tutto o nulla.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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