POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Qualche giorno di bel tempo, tra l’altro in condizioni termiche insolitamente miti, dopodiché si tornerà in Inverno. Il quadro meteo climatico cambierà di nuovo, l’aria gelida che invaderà l’Europa centro settentrionale verrà risucchiata in Atlantico – ormai possiamo dirlo – e si aprirà un lungo corridoio perturbato destinato a convogliare il maltempo sul Mediterraneo.
Farà freddo? Sicuramente avremo un abbassamento delle temperature, che dopo l’incredibile fiammata alle porte si orienteranno su valori più consoni al periodo. Non freddo, ma neppure caldo anomalo. Le precipitazioni saranno frequenti, localmente abbondanti, con neve in montagna e piogge nelle altre zone. Vista la circolazione occidentale le regioni più colpite dovrebbero risultare le tirreniche, le due Isole Maggiori e alcune zone del Nord Italia.
A metà mese, come detto, il tentativo di blocco anticiclonico – del quale si è discusso abbondantemente – potrebbe andare in porto. Potrebbe realizzarsi a seguito di un progressivo rinforzo del Vortice Polare, rinforzo che inizialmente potrebbe facilitare una frenata delle correnti zonali e appunto l’elevazione dell’Alta Pressione delle Azzorre. Con quali effetti? Ve lo diremo tra non molto.
IL METEO A BREVE TERMINE
Ormai ci siamo: l’Anticiclone subtropicale, che sinora – fortunatamente – aveva latitato sta per raggiungerci. Anzi, la rimonta anticiclonica è già in atto ed entrerà nel vivo nelle prossime 48 ore allorquando avremo un’impennata termica niente male.
Più che impennata la si potrebbe definire una vera e propria esplosione, difatti ci aspettiamo isoterme folli: oltre 15°C a 1500 metri di quota in alcune aree d’Italia. Significa che le temperature massime potrebbero superare, agevolmente, quota 20°C. Valori da Primavera inoltrata, valori che ci terranno compagnia sino a sabato seppur in un contesto di graduale aumento della nuvolosità.
Tale scenario, non dobbiamo dimenticarlo, verrà incentivato da un poderoso affondo depressionario a ridosso della Penisola Iberica. Pian piano traslerà verso levante, determinando un peggioramento anche sulle nostre regioni a partire dalla giornata di domenica. Peggioramento di cui ovviamente ci occuperemo con appositi approfondimenti.
L’INVERNO NON E’ FINITO
Checché se ne dica l’Inverno è tutt’altro che giunto al capolinea. Le dinamiche atmosferiche, propizie a ondate di gelo sull’Europa, sembrano avere tempistiche più lunghe ma la seconda parte di febbraio potrebbe riservare grandi sorprese.
I modelli matematici continuano a fiutare qualcosa e in virtù della frenata zonale descritta in apertura – innescata da un presumibile rinforzo del Vortice Polare – potremmo assistere a un’invasione d’aria gelida dai quadranti orientali. Evoluzione che, se confermata, potrebbe riscrivere la storia dell’ultima fase stagionale e che potrebbe addirittura condizionare la prima metà di marzo. Parliamo ovviamente di freddo e di diverse occasioni per nevicate a bassissima quota.
Diciamo che a metà febbraio sapremo se l’Inverno avrà effettivamente le carte in tavola per lasciarci un bel ricordo o se al contrario inizierà il lento declino stagionale. Visto quanto sta accadendo in altre zone del nostro emisfero siamo più propensi alla prima ipotesi, ma vedremo.
IN CONCLUSIONE
Ancora un po’ di pazienza e sapremo che ne sarà dell’Inverno, anche se va detto che guai a trascurare la dinamicità di una stagione che – a detta delle proiezioni stagionali – avrebbe dovuto riservarci ben altri scenari.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.