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Meteo Italia al 18 marzo, brutto e anche freddo invernale

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Stiamo procedendo spediti verso un cambiamento delle condizioni meteo. Cambiamento che sfocerà in un peggioramento nel corso del fine settimana, allorquando masse d’aria fresca oceaniche affluiranno sui mari di ponente scavando un vortice ciclonico secondario. Le precipitazioni, carte alla mano, potrebbero risultare localmente forti specie nelle regioni del Nordovest, ma dei dettagli previsionali avremo modo di parlarne in altre sedi.

Ciò che preme evidenziare è un cambio di passo del mese di marzo, che pur a “rischio” Alta Pressione” persistente proverà a sovvertire quello che ad oggi sembrerebbe un pronostico fin troppo scontato. La prossima settimana, ad esempio, potrebbe verificarsi un affondo depressionario più consistente e potrebbero crearsi i presupposti per un peggioramento ancor più marcato rispetto a quello descritto pocanzi.

Procedendo oltre, direzione metà mese e ultima decade di marzo, i modelli matematici – chi più chi meno – offrono soluzioni ancor più interessanti e orientate verso un ritorno del freddo. Freddo proveniente da nord o da nordest, a seguire della spinta meridiana dell’Alta Pressione delle Azzorre. Tale scenario, è evidente, andrebbe a spalancare le porte al più classico dei colpi di coda dell’Inverno.

Il meteo verso il 18 marzo

IL METEO A BREVE TERMINE

Il cedimento dell’Alta Pressione è già in atto, anche se al momento sembrerebbe poter reggere l’urto delle infiltrazioni instabili provenienti dall’Europa occidentale. Si tratta chiaramente di aria oceanica, che come detto si inserirà in modo più convincente nel fine settimana determinando un peggioramento del quadro meteorologico.

Avremo dell’instabilità localmente pronunciata, già a partire dalle prossime 24 ore. S’inizierà con la Sardegna, si proseguirà coi settori tirrenici e la Sicilia. E’ bene sottolineare che saranno fenomeni irregolari, a macchia di leopardo per intenderci, tuttavia non mancherà occasione per qualche temporale localmente intenso associato anche alle prime grandinate primaverili.

Da tenere sott’occhio l’eventuale peggioramento di domenica nelle regioni di Nordovest e in Toscana, ma poi in probabile diffusione verso il Nordest e parte del Centro Italia. Potrebbero intervenire fenomeni localmente violenti. In tutto questo contesto, ovviamente, avremo una ulteriore riduzione delle temperature e verranno gettate le basi per un secondo peggioramento atteso nel corso della prossima settimana. Peggioramento che potrebbe risultare anche più consistente del precedente, ma torneremo sull’argomento nei prossimi giorni.

COLPO DI CODA INVERNO, IPOTESI NON TRAMONTATA

Un giorno sì l’altro no, questo quel che emerge dall’analisi modellistica circa l’ipotesi colpo di coda dell’Inverno. Le ultimissime interpolazioni dei principali centri di calcolo evidenziano interessantissimi movimenti barici e in modo particolare uno spostamento dell’Alta Pressione in direzione ovest – in pieno Atlantico – laddove potrebbe riuscire a distendersi verso nord creando pertanto i presupposti per un’irruzione artica sul Mediterraneo o comunque in direzione sud.

Qualche modello spinge l’aria fredda – addirittura gelida – verso est e quindi sull’Europa orientale lasciando l’Italia ai margini di una circolazione comunque invernale. Altri modelli, invece, vedrebbero un ingresso franco dell’aria fredda con conseguente genesi depressionaria e condizioni di maltempo prettamente invernali. Comunque la si guardi, tutto lascia presagire un corposo abbassamento delle temperature e quindi una seconda parte di marzo che potrebbe assumere connotati maggiormente invernali.

IN CONCLUSIONE

Primavera che promette dinamicità, variabilità atmosferica, insomma le peculiarità di una stagione che come ben sappiamo e altamente capricciosa ed è in grado – quando vuole – di ribaltare previsioni che fino a qualche giorno fa sembravano scontate. Ovvero le proiezioni indicanti Alta Pressione persistente. Staremo a vedere.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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