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Meteo Italia al 19 marzo, clamorosi cambiamenti di Primavera

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

I modelli matematici pare stiano iniziando a inquadrare meglio quella che sino a qualche giorno fa era un trend meteo climatico nebuloso. Gli indizi verso un’accelerazione del flusso zonale c’erano, ma non erano ancora così chiari. Lo si poteva immaginare, d’altronde bastava tenere conto dell’accelerazione del Vortice Polare per poter ipotizzare uno stravolgimento della circolazione atmosferica emisferica.

La conferma non c’è ancora, ma il fatto che i più autorevoli centri di calcolo internazionali si stiano allineando in quella direzione è un elemento di cui tenere conto. Stiamo parlando della seconda metà di marzo, perché prima dovremo affrontare un periodo d’instabilità tipicamente primaverile. Instabilità che verrà indotta, anche in questo caso, da infiltrazioni d’aria instabile – sicuramente più fresca rispetto alla mitezza dell’ultima settimana – di matrice oceanica.

Attenzione, perché l’accelerazione del flusso zonale significa che alle nostre latitudini potrebbe verificarsi un consolidamento dell’Alta Pressione. Per carità, potrebbe esserci spazio per qualche oscillazione del getto d’alta quota e quindi per degli inserimenti instabili, ma diciamo che la tesi anticiclonica sembra poter prendere il sopravvento sulle altre. Quindi anche sull’eventuale colpo di coda dell’Inverno.

Il meteo verso il 19 marzo

IL METEO A BREVE TERMINE

Il decadimento dell’Alta Pressione è ormai evidente e come specifico nel precedente paragrafo si tratta di un’azione destabilizzante di matrice oceanica. Non solo, nelle regioni del Nord si insinuerà aria moderatamente fredda (destinata prevalentemente ai Balcani) che andrà a esaltare l’instabilità tant’è che si prevedono fenomeni localmente intensi nel corso del fine settimana. Fenomeni che ovviamente risulteranno nevosi sulle Alpi, in particolare sui settori ovest dove si potranno spingere a bassissima quota (vedi cuneese, ad esempio).

Ma l’instabilità colpirà anche altre regioni, come ad esempio la Sardegna e le tirreniche. Instabilità tipicamente primaverile, difatti ci aspettiamo acquazzoni a macchia di leopardo ma che in alcuni casi potrebbero risultare intensi. Possibili dei temporali e qualche grandinata. Tenete conto che il contrasto termico tra l’aria fresca in quota e quella mite preesistente sarà importante.

Per quanto riguarda le temperature, come avrete intuito e percepito, stanno diminuendo e continueranno a scendere. Si tornerà su valori più consoni al periodo, anche se non in tutta Italia. Localmente, infatti, i valori termici si manterranno leggermente al di sopra delle medie climatiche di riferimento.

ATLANTICO SUPER STAR?

Riprendendo il discorso affrontato in apertura, non possiamo far altro che confermare il timore emerso giorni or sono, ovvero quello di un’accelerazione del flusso zonale – o delle correnti atlantiche che dir si voglia – tale da facilitare l’inserimento dell’Alta Pressione sul Mediterraneo. Alta Pressione che potrebbe avere una chiara matrice subtropicale, ciò significa che le temperature potrebbero nuovamente salire con decisione orientandosi ben oltre le medie stagionali.

L’altro timore è il seguente: il Vortice Polare potrebbe ritirarsi più tardi del previsto, diciamo a Primavera inoltrata quindi tra aprile e maggio. Ciò potrebbe condurci verso una seconda parte di stagione decisamente instabile e piuttosto fresca, tant’è che non possiamo escludere qualche “pericoloso” rigurgito invernale proprio ad aprile. Ma avremo modo e tempo di riparlarne, così come non mancheranno approfondimenti proprio sul tema “Vortice Polare” perché riteniamo sia imprescindibile per il prosieguo della stagione.

IN CONCLUSIONE

La Primavera si appresta a entrare nel vivo, coi suoi capricci e coi suoi momenti di tranquillità. Tranquillità che potrebbe prevalere nelle prossime settimane, ma come torneremo sull’argomento previsionale a tempo debito.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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