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Meteo Italia al 25 febbraio con l’assalto del GELO

L’analisi dell’evoluzione meteo inizia con un fantastico video di Roma sotto la neve. Il video di Roma non è correlato alla previsione meteo di neve per la città, bensì ai febbraio che mostrano eventi meteo ragguardevoli, con la neve anche nelle coste della Penisola italiana.

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Ultimamente, nel corso delle innumerevoli analisi proposte, è stato evidenziato come l’aria gelida siberiana sia di difficile lettura da parte dei modelli matematici di previsione. Ovviamente stiamo parlando di condizioni meteo climatiche insolite, difatti in queste circostanze la circolazione non è quella canonica zonale “ovest-est” bensì esattamente l’opposto ovvero “est-ovest”.

L’altro elemento che disturba l’interpretazione dei centri di calcolo è rappresentato dalla natura della massa d’aria, che essendo continentale è particolarmente pesante e tende a stratificare al suolo. Significa che è difficile da scalzare, significa quindi che le sorprese evolutive potrebbero essere sempre dietro l’angolo.

Sorprese che in realtà stiamo già osservando, perché se è vero che la prima ondata avrà effetti meno imponenti è altrettanto vero che un po’ tutte le carte previsionali fiutano una reiterazione della dinamica a causa di una persistenza dell’aria gelida al di là dell’Adriatico. Significa che tutta la seconda metà di febbraio potrebbe risultare più fredda della media, ma significa anche che potrebbero esserci altri impulsi gelidi direttamente sulle nostre regioni.

Il meteo verso il 19 febbraio

IL METEO A BREVE TERMINE

Attualmente siamo in presenza di una circolazione prettamente oceanica, seppur non mite a causa della provenienza nord atlantica delle masse d’aria. Dobbiamo considerare, tra l’altro, che negli ultimi giorni abbiamo avuto un rimescolamento dell’aria oceanica col gelo affluito sull’Europa centro settentrionale.

E’ anche per questo motivo che le perturbazioni in transito in Italia risultano discretamente fredde. Diciamo che siamo tornati ad affrontare condizioni meteo climatiche più consone al periodo, peraltro la terza perturbazione di questa settimana – inizialmente dovevano essere due, poi è stata individuato anche quest’altro peggioramento – rappresenterà lo spartiacque ideale tra la fase atlantica e l’ondata di gelo.

Da venerdì, infatti, l’aria gelida affluirà in modo massiccio al Nord Italia e lungo l’Adriatico, ma gradualmente si estenderà su tutte le regioni. Tirreniche comprese. In un primo momento, quindi tra venerdì e sabato, potrebbero verificarsi delle nevicate a bassissima quota, a tratti e a seconda delle regioni anche su pianure e coste. Ma poi i fenomeni dovrebbero cessare, anche se va detto che coi venti di grecale potrebbero insistere fenomeni da stau lungo i versanti appenninici orientali.

L’INVERNO POTREBBE DARE IL MEEGLIO DI SE’

Come detto in apertura, i modelli matematici di previsione stanno mostrando una reiterazione della dinamica, ovvero stanno puntando decisi verso una strutturazione di un blocco anticiclonico particolarmente coriaceo scaturente dalla fusione tra l’Alta delle Azzorre e l’Alta Scandinava.

Tale blocco, alimentato da una profonda depressione atlantica collocata a ridosso del Canada, dovrebbe facilitare il mantenimento di un enorme lago gelido continentale su tutta l’Europa orientale. Gelo che permarrà a due passi dall’Italia e che a seconda dei movimenti del blocco anticiclonico potrebbe raggiungere direttamente le nostre regioni. A prescindere da ciò quel che emerge evidente è che sino a fine febbraio potrebbe far freddo. Più freddo della media. Per intenderci, l’Inverno potrebbe riservare il meglio di sé proprio a ridosso del traguardo.

IN CONCLUSIONE

Guai a sottovalutare l’aria gelida siberiana, allorquando decide di rompere gli indugi può rappresentare una spina nel fianco dei modelli e in quanto tale può riservare sorprese da un momento all’altro.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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