POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Il quadro meteo climatico sta mutando, pesantemente. In realtà era già variato la scorsa settimana, in occasione dell’irruzione artica, ma l’effimero miglioramento successivo aveva illuso un po’ tutti che sole e temperature in rialzo potessero riprendere piede agevolmente. Così non è, così non sarà. I modelli matematici confermano, anche con le ultimissime emissioni di giornata, un quadro barico estremamente favorevole al freddo e alle precipitazioni. Per aggiornamenti rapidi, seguici anche su Google.
L’attore principale, lo saprete, sarà l’Anticiclone Scandinavo. Lo sbarramento delle correnti atlantiche, o zonali che dir si voglia, avverrà grazie al connubio con l’Alta Pressione delle Azzorre e a quel punto non potremo far altro che osservare aria fredda insinuarsi pesantemente nell’Europa centro meridionale. Il Mediterraneo sarà uno degli obbiettivi finali, laddove sarà presente un’ampia lacuna barica foriera di marcata instabilità atmosferica.
Per un miglioramento si dovrà attendere l’ultima settimana di aprile, ma potrebbe trattarsi di un miglioramento faticoso e neppure così scontato. Perché al momento non sembrano esserci i presupposti per un’affermazione sostanziale dell’Alta Pressione, sia essa azzorriana sia essa africana.
IL METEO A BREVE TERMINE
La depressione che inizialmente colpiva l’Europa occidentale, determinando un richiamo ciclonico sudoccidentale nelle regioni del Centro Nord, nelle ultime ore è transitata sul Nord Italia e sta scivolando sui Balcani. Ricordiamoci che si tratta di un’area depressionaria alimentata da aria fredda, difatti l’attivazione di venti sostenuti dai quadranti settentrionali sta facendo calare le temperature e col calo termico così marcato stiamo registrando nuove nevicate anche lungo la dorsale appenninica.
Non è finita qui. Nella seconda parte della settimana, segnatamente nel corso del fine settimana, dopo un effimero miglioramento dovremo fare i conti col profondo cambiamento descritto in apertura. Un cambiamento che darà luogo a un peggioramento inizialmente tra la Sardegna, la Sicilia, il Sud, Lazio e Campania, laddove agirà un vortice ciclonico proveniente dal basso Mediterraneo.
Successivamente si aprirà un’ampia lacuna barica, lo ripetiamo, che verrà alimentata da aria fredda e che porterà marcata instabilità atmosferica. Le temperature, è importante rimarcarlo, si manterranno decisamente inferiori alle medie stagionali.
APRILE IN CRISI
Fino all’ultima settimana di aprile è probabile che le condizioni meteo climatiche si mantengano instabili e più fredde del normali. Ciò perché la lacuna barica descritta pocanzi faticherà non poco a chiudersi e a lasciar spazio a un miglioramento degno di nota.
Osservando le proiezioni modellistiche, ad oggi, non s’intravedono rimonte anticicloniche in grado di riportare bel tempo duraturo e temperature in deciso rialzo. Un aumento termico sarà inevitabile, questo va detto, anche perché stiamo andando incontro alla bella stagione e sul finire di aprile mancherà poco più di un mese all’inizio dell’Estate. Però per il caldo dovremo attendere, probabilmente dovremo attendere anche per i primi veri tepori primaverili.
IN CONCLUSIONE
Lo ripetiamo, aprile peggio di marzo e rischia seriamente di lasciarci in dote un lungo periodo d’instabilità e di temperature inferiori alle medie stagionali. Il ché, di questi tempi, farebbe sicuramente notizia. Per aggiornamenti rapidi, seguici anche su Google.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.