POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Analizzando attentamente i modelli matematici di previsione possiamo dirvi che la seconda metà di febbraio potrebbe risultare più fredda della media. Appurata l’imminente ondata di gelo, l’aria gelida continuerà a stazionare sull’Europa orientale e sarà davvero difficile scalzarla. Evidentemente si tratta di un posizionamento da seguire con un occhio di riguardo perché stiamo parlando di masse d’aria veramente pesanti e che qualora dovessero raggiungere più o meno direttamente le nostre regioni – come peraltro sta per accadere – le sorprese potrebbero essere sempre dietro l’angolo.
La persistenza del gelo, oltre che per sua natura, sarà facilitata dal blocco anticiclonico che andrà a strutturarsi tra il Mediterraneo centro occidentali e la Penisola Scandinava. Un muro anticiclonico che, come potrete immaginare, si rivelerà essenziale sia nel bloccare l’avanzata del flusso oceanico sia nel pilotare l’aria gelida verso sud.
Dal posizionamento del blocco dipenderà anche l’eventuale grado di interessamento delle nostre regioni, che comunque sia dovrebbero rimanere abbastanza esposte ad un tipo di circolazione pienamente invernale e come già evidenziato in apertura le temperature potrebbero mantenersi al di sotto delle medie stagionali sino alla fine del mese.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nelle ultime ore abbiamo registrato il passaggio di alcune depressioni secondarie nord atlantiche. Si è trattato di passaggi rapidi ma consistenti, tra l’altro trattandosi di strutture sostenute da aria moderatamente fredda i contrasti termici scaturiti dallo scontro con l’aria caldo umida preesistente hanno facilitato la nascita di temporali localmente violenti.
Ora siamo in attesa di un terzo assalto ciclonico, assalto che farà un po’ da spartiacque tra la circolazione oceanica e l’imminente ingresso dell’aria gelida siberiana. Avremo un marcato peggioramento ed anche stavolta vi sarà un maggiore coinvolgimento delle regioni occidentali, ma rispetto alle ondate di maltempo precedenti stavolta non mancherà un coinvolgimento anche delle adriatiche a seguito dello spostamento a sudest del vortice ciclonico.
Il richiamo d’aria gelida sarà così più ficcante, tra l’altro dobbiamo tenere conto che si tratterà di gelo vero e proprio. Si profilano giornate di ghiaccio su molte delle nostre regioni, anche se per quel che concerne le precipitazioni dovrebbe trattarsi di un’ondata siberiana sostanzialmente sterile. Qualche sorprese potrebbe starci, specie nelle regioni adriatiche e del Sud, ma avremo modo di riparlarne nei prossimi giorni.
L’ULTIMA ACCELERAZIONE INVERNALE
Seconda metà di febbraio che sarà decisamente invernale, lo ripetiamo. Un’accelerazione che potrebbe essere l’ultima stagionale (anche perché, non scordiamocelo, il 1° marzo inizierà la Primavera meteorologica) ma potrebbe lasciare il segno.
Ciò che i modelli mostrano è la persistenza del blocco anticiclonico nel cuore del vecchio continente, così da continuare a favorire lo scivolamento di aria gelida siberiana sull’Europa orientale. L’Italia si troverà lungo la linea di confine tra il muro anticiclonico e gli affondi siberiani, ciò significa che oltre al freddo – persistente – dovremo valutare eventuali peggioramenti che qualora dovessero verificarsi spalancherebbero le porte a nevicate sin sulle coste.
IN CONCLUSIONE
Insomma, l’Inverno è tutt’altro che concluso ed anzi, potrebbe riservarci il meglio di sé nelle prossime 2 settimane.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.