POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Freddo, piogge, temporali, grandinate, addirittura la neve. Questo lo scenario meteo climatico che si prospetta nei prossimi giorni ed è uno scenario che i modelli matematici di previsione vorrebbero consegnarci per un’altra settimana. Dopodiché potrebbero intervenire cambiamenti barici imponenti, cambiamenti che porterebbero alla rottura del muro anticiclonico responsabile dell’irruzione fredda in atto e in tal modo vi sarebbe spazio per il ritorno delle perturbazioni atlantiche sui settori occidentali del vecchio continente.
Alcuni colleghi, ultimamente, hanno rimarcato la possibilità che nel corso dell’ultima settimana di aprile possa realizzarsi un’ondata di caldo anomalo. Ipotesi più che plausibile, soprattutto alla luce degli ultimissimi aggiornamenti modellistici dai quali possiamo evincere affondi depressionari sulla Penisola Iberica e conseguenti fiammate anticicloniche africane sulle nostre regioni.
Dovrebbe trattarsi, giusto sottolinearlo, di una fiammata del tutto estemporanea. Una fiammata che in gergo tecnico verrebbe definita “richiamo pre-frontale” ovvero il passaggio di un promontorio anticiclonico generato dal progressivo scivolamento depressionario in direzione est. Vorrebbe dire prima caldo, poi maltempo.
IL METEO A BREVE TERMINE
Prima di addentrarci nei dettagli del lungo termine, andiamo a concentrarci sui prossimi giorni perché come ben saprete dovremo affrontare giornate estremamente instabili ma soprattutto ben più fredde del normale.
Fa freddo, c’è poco da dire, difatti le temperature abbondantemente inferiori alle medie stagionali non faranno altro che innescare nevicate tanto sulle Alpi quanto sulla dorsale appenninica. Non solo, la neve dovrebbe cadere anche sui rilievi più alti delle due Isole Maggiori. Non dimentichiamoci che siamo ad aprile, anzi a metà aprile, ragion per cui il quadro climatico che stiamo vivendo mal si addice al periodo in essere.
Sul fronte precipitazioni dovremo fare i conti con la tipica instabilità primaverile, ovvero ci aspettiamo frequenti fenomeni diurni e in virtù dei contrasti termici potrebbero assumere sovente carattere di rovescio o temporale. Attenzione anche alle grandinate.
CALDO POI PIOGGE
Riprendendo il discorso affrontato in apertura, l’eventuale fiammata africana (eventuale perché al momento è un’ipotesi) potrebbe realizzarsi a ridosso di fine mese. Si parla di temperature abbondantemente superiori alle medie stagionali, temperature che potrebbero superare per la prima volta quest’anno i 30°C in varie città d’Italia.
Va detto tuttavia che trattandosi di richiamo pre-frontale verrebbe rapidamente smorzata dall’intervento di un’area depressionaria oceanica. Depressione sostenuta da aria fresca, quindi potrebbero scatenarsi contrasti termici forieri di severo maltempo. A quel punto saremmo già a maggio, un maggio che potrebbe esordire all’insegna dei forti temporali, dei nubifragi, delle grandinate e del fresco.
IN CONCLUSIONE
Primavera che sembra destinata a proseguire sui binari della variabilità barra instabilità. Un quadro meteo climatico che, al momento, lascerebbe poco spazio ad eventuali consolidamenti anticiclonici duraturi.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.