avvocatoinprimafila il metodo apf

Meteo Italia al 29 marzo con sbalzi termici paurosi

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Stiamo uscendo da un fine settimana che ha confermato un netto cambio di marcia delle condizioni meteo climatiche. Siamo passati dal regime anticiclonico pregresso, assai mite in prima istanza, a un rigurgito invernale i cui effetti non si sono fatti desiderare. Il crollo delle temperature, dettato dal transito di un nucleo freddo, ha esaltato i contrasti termici e non sono mancate situazioni temporalesche tipicamente primaverili. Allo stesso tempo abbiamo avuto nevicate a quote relativamente basse, copiose soprattutto sui versanti settentrionali dell’arco alpino.

L’Alta Pressione, che come detto è stata la protagonista indiscussa della prima decade di marzo, si è defilata a ovest e da lì sta puntando con decisione verso nord-nordest. Tale movimento, com’è lecito attendersi, non farà altro che pescare aria fredda dall’Europa settentrionale. Un nuovo impulso, stavolta diretto a ovest, transiterà sul nostro Paese nel corso della settimana.

Dopodiché i modelli matematici lasciano intravedere scenari estremamente dinamici: potremmo assistere a repentini sbalzi termici, difatti dopo il consistente raffreddamento potrebbe ripresentarsi aria assai mite subtropicale e poi nuovamente freddo. Il perché di tali sbalzi? Spiegheremo i motivi tra non molto, prima però concentriamoci brevemente su quella che sarà l’evoluzione settimanale.

Il meteo verso il 29 marzo

IL METEO A BREVE TERMINE

Breve termine che mai come oggi è estremamente interessante da valutare. Come detto ci aspettiamo altri impulsi d’aria fredda, peraltro con ventilazione che per gran parte della settimana si manterrà vivace dai quadranti settentrionali.

Tra oggi e martedì si prospettano condizioni d’instabilità che localmente – durante le ore diurne – potrebbero sfociare nella classica instabilità primaverile. Ciò significa che potranno verificarsi locali acquazzoni, anche a carattere temporalesco e associati a qualche grandinata. Non mancheranno nevicate sulla dorsale appenninica e sui versanti centro orientali dell’arco alpino.

Attenzione alla giornata di mercoledì perché i modelli ad alta risoluzione ci dicono che un ulteriore apporto artico dovrebbe dare il là alla genesi di un vortice ciclonico tirrenico che causerà precipitazioni localmente intense nelle regioni centro meridionali e tra le due Isole Maggiori. Potranno verificarsi copiose nevicate sull’Appennino meridionale, in genere oltre i 1000 metri di quota.

FORTI SBALZI

Rischiamo di ripeterci, ma marzo è un mese estremamente volubile e in quanto tale è capace di evidenziare saliscendi termici da capogiro. E’ quel che potrebbe accadere nell’ultima decade mensile, difatti i modelli matematici continuano a mostrarci temporanee impennate anticicloniche seguite da nuovi affondi d’aria fredda.

Le differenze modellistiche commentate nei precedenti approfondimenti rimangono, ma il trend sembra orientarsi verso una deriva occidentale dell’aria fredda – direzione Penisola Iberica – laddove potrebbe svilupparsi una goccia fredda la cui rotazione ciclonica potrebbe facilitare un temporaneo, marcato rialzo termico sulle nostre regioni. Si tratterebbe di un rialzo temporaneo, difatti nell’ultima settimana di marzo potrebbe entrare in scena il Nord Atlantico con assalti depressionari che potrebbero puntare decisamente il Mediterraneo centrale.

IN CONCLUSIONE

Ciò che emerge evidente dall’analisi odierna è la dinamicità di marzo, pronto a consegnarci una decina di giorni di turbolenze di un certo peso. Freddo, poi mite, poi ancora freddo. Il tutto, probabilmente, sino alle imminente festività pasquali.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

Exit mobile version