POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Osservando le proiezioni dei modelli matematici di previsione s’intravedono, nel lungo termine, dinamiche meteo climatiche estremamente interessanti. Al di là del cosiddetto determinismo, che è quello che ci fornisce le previsioni puntuali, dobbiamo essere in grado di cogliere determinati movimenti e in tal senso il profondo cambiamento nella collocazione dei centri di bassa e alta pressione su scala emisferica lascia presagire potenzialità non indifferenti.
Potenzialità orientate all’avanzata del gelo continentale sul continente europeo, una volta che tale manovra dovesse compiersi andremo a valutare l’eventuale coinvolgimento del Mediterraneo e in particolare delle nostre regioni. Ma prima che ciò accada, come ben saprete le nostre regioni si troveranno nella linea di confluenza tra una possente struttura anticiclonica e un’altrettanta possente area depressionaria.
L’Atlantico, in questo momento, è più che mai vivace e nei prossimi giorni ne avremo una dimostrazione. Si profila un fine settimana di brutto tempo e tra l’altro in alcune zone d’Italia tornerà anche un po’ di freddo. Nulla di clamoroso, questo va detto, ma a livello meteorologico possiamo parlare di condizioni comunque invernali.
IL METEO A BREVE TERMINE
Peggioramento che come ben saprete sta già iniziando. Da ovest sta affluendo aria umida a seguito dell’approssimarsi di un’ampia ondulazione ciclonica che entrerà nel vivo a partire da venerdì e che durerà per tutto il fine settimana.
Abbiamo dato un’occhiata ai modelli matematici ad alta risoluzione e possiamo dirvi che le precipitazioni, localmente forti, ci saranno. Precipitazioni che in un primo momento potranno assumere carattere nevoso nelle pianure del Nordovest e in modo particolare sul Piemonte. Ma cadrà tantissima neve anche lungo l’arco alpino.
Trattandosi di peggioramento proveniente da ovest, i fenomeni saranno più consistenti e persistenti nelle regioni occidentali. Sulle tirreniche non sono da escludere locali nubifragi, anche a carattere temporalesco. Situazione da seguire con molta attenzione perché l’entità delle piogge potrebbe creare qualche grattacapo.
ROTTA VERSO IL GELO?
Domanda lecita, visto e considerato quanto scritto in apertura. Diciamo che la ridistribuzione delle Alte e delle Basse Pressioni su scala emisferica potrebbe liberare, a cavallo tra fine mese e la prima decade di febbraio, l’Atlantico centro orientale e settentrionale.
Tradotto in soldoni significa che l’Alta delle Azzorre avrà modo di proiettarsi in direzione nord, cosa che in questo momento non è possibile proprio a causa della vivacità oceanica. Qualora dovessimo assistere a proiezioni meridiane, l’Anticiclone potrebbe congiungersi con l’Alta Scandinava – che nel frattempo potrebbe strutturarsi a dovere – facilitando a quel punto lo scivolamento di masse d’aria gelida verso l’Europa centro meridionale.
Ricordiamo anche un’altra struttura anticiclonica, ovvero la russo siberiana. Da tenere sott’occhio perché potrebbe realmente affacciarsi in Europa, determinando – come potrete immaginare – condizioni meteo climatiche fortemente invernali in molte zone del vecchio continente. Ovviamente ci sarà da valutare l’eventuale coinvolgimento del nostro Paese, valutazione che al momento dobbiamo tenere in stand by perché troppo in là nel tempo e perché certe dinamiche necessitano di tutta una serie di tasselli che vadano a incastrarsi nel modo giusto.
IN CONCLUSIONE
Situazione estremamente interessante e come già evidenziato da alcuni colleghi potrebbe riservare delle sorprese nei giorni della merla. Vedremo.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.