POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Abbiamo cercato di sintetizzare quello che potrebbe essere il trend meteo climatica prevalente per tutto il periodo di previsione, ma va detto che i modelli matematici di previsioni continuano a farci vedere interessantissime manovre emisferiche e la ridistribuzione dei centri di alta e bassa pressione potrebbe condurci a un netto cambio di circolazione nel corso della prima settimana di febbraio.
Non è da escludere, giusto evidenziarlo, che qualche sorpresa possa subentrare già nei giorni della merla e quindi tra circa una settimana. Tra gli elementi più interessanti c’è sicuramente il posizionamento dell’Alta Pressione delle Azzorre, che ormai si è portata sulla Penisola Iberica – o comunque a ridosso dell’Europa occidentale – e non aspetta altro che l’occasione propizia per spingersi in direzione nord.
Qualora dovesse mollare un attimo l’attività depressionaria del nord Atlantico, spostandosi più a occidente (verso il Canada per capirci) potremmo assistere ai primi tentativi di proiezione meridiana e conseguentemente a discese d’aria fredda più ficcanti in direzione del Mediterraneo.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nell’ottica della variabilità citata in apertura, nei prossimi giorni avremo a che fare con un rapido passaggio perturbato la cui componente fredda si farà sentire maggiormente al Centro Nord.
Le temperature sono attese in calo ed è previsto un bel rinforzo del vento, ovviamente dai quadranti occidentali. Le precipitazioni sono ampiamente confermate dai modelli matematici ad alta risoluzione, precipitazioni che potranno assumere carattere nevoso a quote relativamente basse, o addirittura fin sul piano in alcune zone del Nord Italia.
Il raffreddamento si farà sentire di più a inizio settimana, anche se dobbiamo dirvi che in questo momento il cuscino d’aria fredda della Val Padana potrebbe dar luogo alle prime nevicate sin sul piano per quel che riguarda il Piemonte e a quote collinari nell’entroterra ligure (così come sull’Appennino settentrionale). Poi occhio a domenica perché le regioni tirreniche potrebbero ricevere fenomeni localmente violenti.
FEBBRAIO, LE PRIME IPOTESI
Stiamo evidenziando, da giorni, la ridistribuzione di alte e basse pressioni non soltanto su scala continentale – quindi europea – ma anche su scala emisferica.
Precedentemente abbiamo rimarcato il posizionamento dell’Alta Pressione delle Azzorre e la possibilità di proiezioni meridiane qualora l’attività depressionaria oceanica dovesse mollare un po’ la presa. Ipotesi che dobbiamo prendere in seria considerazione e che nelle code modellistiche comincia ad apparire più spesso. Tale dinamica potrebbe condurci, lo ripetiamo, a incursioni d’aria fredda particolarmente consistenti anche sul Mediterraneo, ovviamente con conseguenze pesantemente invernali.
Pesantemente perché potrebbe arrivare addirittura aria gelida continentale e il riferimento temporale potrebbe essere rappresentato dalla prima settimana di febbraio. Dovremo avere ulteriori conferme, questo è vero, ma alcuni tasselli sembra incastrarsi nel modo giusto ed è bene tenerli sott’occhio.
IN CONCLUSIONE
Non possiamo far altro che continuare ad osservare i modelli matematici e attendere che la quadratura del cerchio sia completa. Potrebbe volerci ancora qualche giorno, ragion per cui occorrerà pazientare in attesa che l’Inverno ci dica cosa vuole fare nell’ultimo scorcio stagionale.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.