POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Ricordiamoci che si tratta di proiezioni meteo climatiche a due settimane e in quanto tali passibili di cambiamenti o veri e propri stravolgimenti. Premessa necessaria, perché i modelli matematici di previsione continuano a mostrarci proiezioni altalenanti ma orientate sempre e comunque in direzione della dinamicità atmosferica.
Le correnti atlantiche dovrebbero prevalere e su tale elemento sembrano esserci pochi dubbi. Si tratterà di capire quale sarà l’orientamento dei venti e se l’eventuale componente ciclonica – ovviamente associabile alla presenza di depressioni a ridosso dell’Europa occidentale – avrà modo di estendersi sulle nostre regioni.
Ad oggi non possiamo far altro che confermare probabili piogge in varie regioni italiane, in modo particolare al Centro Nord. Ma a breve proveremo ad andare nel dettaglio previsionale, perché potrebbero esserci come detto delle variazioni.
IL METEO A BREVE TERMINE
Abbiamo parlato di piogge abbastanza frequenti nelle regioni del Centro Nord, difatti sarà così anche nei prossimi giorni perché le correnti sudoccidentali trasporteranno nubi scure e minacciose verso le aree suddette.
Si profilano, tra l’altro, precipitazioni localmente consistenti in forma di rovescio o temporale. D’altronde siamo in un periodo durante il quale i contrasti termici si acuiscono e in virtù del richiamo d’aria caldo umida che interesserà le regioni del Sud Italia – dove l’apporto anticiclonico si farà sentire maggiormente soprattutto nel medio e lungo termine – nelle aree di confluenza tra le due masse d’aria potrebbero scatenarsi i fenomeni più violenti.
Si andrà avanti così per tutta la settimana, quindi con instabilità a sprazzi e nella seconda metà settimanale avremo un temporaneo coinvolgimento anche del Sud Italia.
SORPRESE DIETRO L’ANGOLO
Abbiamo parlato, giustamente, di un’Italia spaccata in due e abbiamo evidenziato che l’eventuale prevalenza delle correnti atlantiche piuttosto che del caldo africano dipenderà dalla collocazione delle depressioni a ridosso dell’Europa occidentale.
Diciamo che il promontorio anticiclonico africano si avvicinerà non poco alle nostre regioni, strizzando l’occhiolino al Sud Italia in varie occasioni. Qui si potrebbero verificare le prime fiammate d’aria calda, difatti le proiezioni termiche indicano valori superiori alle medie stagionali per lunghi tratti del periodo di previsione.
Di contro vi sarebbe l’instabilità o comunque la variabilità persistente al Centro Nord, Sardegna compresa. Ma arrivati a questo punto dobbiamo ripetere quanto detto nei precedenti approfondimenti, ovvero che basterebbero poche variazioni nel posizionamento depressionario a far sì che prevalga l’una o l’altra configurazione (quindi l’instabilità atlantica o l’Alta Africana).
IN CONCLUSIONE
Ad oggi propendiamo, evidentemente, per uno scenario piuttosto dinamico, uno scenario che dovrebbe condurci – appunto – verso un periodo di variabilità tipicamente primaverile.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.