POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Guardando giornalmente i vari modelli matematici di previsione riusciamo a cogliere, seppur gradualmente, quelle che sono le costanti mutazione bariche a carattere continentale. Per il momento c’è l’Alta Pressione e dovrebbe farci compagnia per gran parte della prima settimana di novembre, tuttavia iniziano ad apparire – all’orizzonte certo – dei cambiamenti importanti.
Ovviamente vi sono le differenze modellistiche che vanno prese in considerazione, differenze di vedute che alla fin dei conti possono fare tutta la differenza del mondo, ma il fatto che un po’ tutti i centri di calcolo comincino a intravedere uno sblocco della situazione è importante.
Sblocco che potrebbe avvenire tra circa una settimana, a prescindere da quelli che potrebbero essere gli effetti diretti o indiretti sulle nostre regioni. Diciamo che l’isolamento di una struttura di Alta Pressione ad alte latitudini potrebbe esporci a una duplice azione: da un lato l’Atlantico, dall’altro lato eventuali irruzioni fredde che avrebbero già le prime caratteristiche invernali.
IL METEO A BREVE TERMINE
Dicevamo dell’Alta Pressione. Abbiamo attraversato un weekend senz’altro gradevole, ma come sapevamo non sono mancate nebbie e nubi basse talvolta persistenti nell’arco dell’intera giornata. Soprattutto al Nord, laddove la nuvolosità a tratti è stata insistente limitando la comparsa del sole e in tal modo anche la risalita diurna delle temperature.
Uno scenario che continuerà a dominare la scena per l’intera settimana, quindi avremo condizioni meteo a doppia velocità. Al Sud e Isole, ma anche su gran parte del Centro Italia il dominio del sole sarà pressoché incontrastato. Al Nord, al contrario, il dominio delle nebbie sarà altrettanto evidente.
Qualche cenno di cambiamento potrebbe manifestarsi nel corso del prossimo weekend, allorquando non sono da escludere gli effetti di una goccia fredda orientale formatasi a seguito di una discesa d’aria fredda sull’Europa dell’est. Ipotesi ancora al vaglio dei modelli matematici, ma che potrebbe rappresentare quel grimaldello essenziale nello scardinare definitivamente la resistenza dell’Anticiclone.
DUPLICE AZIONE
Parlavamo, in apertura, di una duplice azione indotta dal possibile isolamento di una struttura anticiclonica ad alte latitudini e più precisamente in Scandinavia. Ipotesi che era stata proposta anche i giorni scorsi e in quanto tale inizia ad avere una sua valenza probabilistica.
Da un lato, quello occidentale, potrebbe inserirsi l’Atlantico con depressioni orientate verso l’Europa occidentale. Dall’altro lato potrebbe arrivare aria decisamente fredda, destinata a muoversi in direzione dell’Europa centro meridionale.
L’Italia potrebbe subire gli effetti della confluenza di queste due masse d’aria così diverse tra loro, col risultato di uno smantellamento dell’Alta Pressione e un conseguente graduale peggioramento delle condizioni meteo. Lo si evince anche dalle proiezioni termiche, che sembra orientate con decisione verso un netto abbassamento nella seconda decade di novembre.
IN CONCLUSIONE
Una situazione da osservare con estrema attenzione, difatti potrebbe effettivamente condizionare – pesantemente – la parte centrale del mese. Non escludiamo, lo ripetiamo, dinamiche decisamente invernali.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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