METEO SINO AL 19 APRILE 2021, ANALISI E PREVISIONE
Un profondo vortice di bassa pressione si sta portando sul Centro Italia, con associata un’attiva perturbazione supportata da masse d’aria fredda d’origine artica. Questa dinamica non fa altro che esaltare i contrasti perturbati, con un calo termico più avvertito al Nord Italia e poi sulle regioni centrali della Penisola.
Aprile non finisce di stupire e mostra così nuovamente invernale il suo volto invernale, dopo l’episodio gelido della scorsa settimana. Le nevicate si sono così riportate a quote basse per il periodo sulle Alpi e parte della dorsale appenninica. Il meteo si manterrà a lungo instabile per il permane di una saccatura ciclonica alimentata da correnti fredde in discesa dalle alte latitudini.
STOP PRIMAVERA, CON METEO A LUNGO INSTABILE
Il meteo avverso invernale è ulteriormente esaltato dai venti a rotazione ciclonica che spireranno a tratti burrascosi su gran parte d’Italia. Nuovi impulsi d’aria fredda raggiungeranno l’Italia a metà settimana, grazie ad una configurazione barica che vedrà l’anticiclone atlantico sbilanciato ad alte latitudini. L’aria artica scorrerà così lungo il fianco orientale dell’anticiclone.
L’Italia resterà così sotto tiro dei continui impulsi instabili, all’interno di una saccatura ciclonica che comporterà pertanto meteo spiccatamente instabile. Avremo quindi occasione per acquazzoni, rovesci di neve sui rilievi. Non avremo quindi il transito di perturbazioni organizzate vere e proprie, ma solo condizioni atmosferiche diffusamente instabili, con spazio a tratti per ampie schiarite.
NEVICATE FINO A QUOTE BASSE
L’attuale fase acuta del maltempo è segnata da nevicate a quote molto basse su aree alpine e prealpine del Triveneto, dove nei rovesci più intensi i fiocchi si spingono sino al fondovalle. La neve coinvolge in modo persino parte dell’Appennino, con fiocchi a quote localmente collinari sui settori settentrionali.
Sul resto dell’Appennino Centrale la quota neve si attesterà attorno ai 1000-1200 metri, livelli bassi per il periodo. Nel corso della settimana interverranno ancora altre nevicate intermittenti lungo la dorsale appenninica, ma con fenomeni più sporadici che risulteranno nevosi ancora fin verso i 1000 metri di quota, localmente a quote temporaneamente più basse.
TEMPERATURE SOTTO MEDIA PER IL RESTO DELLA SETTIMANA
Il vortice ciclonico tenderà a spostarsi sui Balcani, favorendo l’afflusso di aria artica verso l’Italia, in particolare al Centro-Nord. Ci sarà quindi un generale raffreddamento, pur d’entità inferiore al precedente, che tenderà a coinvolgere anche parte del Sud. Laddove ci saranno ampie aperture del cielo si teme il ritorno di locali gelate fino in pianura nelle prime ore del mattino.
La primavera subirà quindi un brusco stop, con tempo che stenterà a ristabilirsi nel resto della settimana. L’Italia rimarrà esposta ad ulteriori flussi d’aria fredda, facilitati dal permanere dell’anticiclone in posizione anomala molto a nord. Il clima relativamente rigido sarà più avvertito al Centro-Nord ed in particolare lungo i versanti adriatici.
ULTERIORI TENDENZE METEO
Non vi sono prospettive di miglioramento nemmeno per la fase conclusiva della settimana. L’Italia resterà pertanto esposta a condizioni meteo diffusamente instabili. Non sono peraltro da escludere delle complicazione cicloniche sul Basso Mediterraneo, che potrebbero determinare un guasto meteo più serio tra il Sud, la Sardegna e la Sicilia.