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Meteo Italia sino al 13 maggio: prima CALDO d’Africa, poi furiosi TEMPORALI

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 13 MAGGIO

Dobbiamo andare necessariamente per gradi, evidenziando tuttavia come le proiezioni meteo climatiche siano orientate in direzione di una prima metà di maggio davvero estrema. Si potrebbe passare dal caldo, il primo vero caldo africano stagionale, a pericolosissimi temporali.

Dobbiamo considerarli tali perché potrebbero scaturire da contrasti termici pazzeschi, tenete conto infatti che dopo la sfuriata anticiclonica africana potrebbe subentrare aria assai fresca proveniente dal nord Europa. Le masse d’aria in gioco saranno diametralmente opposte, ciò ovviamente non potrà che sfociare in fenomeni localmente violenti.

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In tal senso dobbiamo aggiungere che un po’ tutti i modelli sono concordi, nel senso che dopo una prima settimana mensile sostanzialmente tranquilla la seconda potrebbe rivelarsi ben più movimentata. Poi parleremo delle temperature, perché questo è uno degli elementi che dovremo tenere sotto la lente d’ingrandimento.

IL METEO A BREVE TERMINE

Meteo d’inizio MAGGIO, stravolto da super TEMPORALI. Ecco perché

Siamo giunto al primo weekend di maggio e sta per volgere al termine una settimana fortemente condizionata dall’Oceano Atlantico. L’abbiamo definita, non a casa, una settimana “atlantica” perché il flusso zonale ha sospinto alcune perturbazioni sul Nord Italia ed è qui che abbiamo avuto le precipitazioni più frequenti e localmente consistenti.

Non sono mancati gli sconfinamenti sulle tirreniche, laddove il vento occidentali è risultato più intenso. Ora siamo in attesa dell’ultima perturbazione della serie, che anche stavolta inizierà a interessare le regioni settentrionali dopodiché scivolerà verso i Balcani e andrà ad interessare il Centro Sud (soprattutto le adriatiche).

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La giornata domenicale vedrà, pertanto, dell’instabilità piuttosto vivace che porterà a locali manifestazioni temporalesche in particolare nelle zone interne appenniniche.

POI IL CALDO

Lunedì, che come ben sappiamo sarà una giornata in qualche modo storica a causa dell’inizio della cosiddetta fase 2, sancirà l’avvio di quel periodo anticiclonico che dovrebbe caratterizzare gran parte della prossima settimana.

Ricordate quando vi abbiamo parlato delle differenze modellistiche dicendovi che la soluzione ECMWF (quella europea per intenderci) avrebbe avuto maggiori probabilità di realizzazione per via della maggiore affidabilità del “nostro” modello? Ecco, anche l’americano GFS si è accodato a quella soluzione proiettando il caldo nelle regioni occidentali (soprattutto Sardegna, Sicilia e Nordovest) mentre altrove una discreta influenza d’aria fresca potrebbe facilitare il mantenimento di temperature sostanzialmente “normali”.

In un secondo momento, diciamo verso la conclusione della prima decade, la situazione dovrebbe mutare pesantemente. Aria fresca proveniente dal nord Europa potrebbe gettarsi all’interno del Mediterraneo, sostenendo scambi termici eclatanti e dando luogo a un peggioramento del quale torneremo a parlare approfonditamente.

RISCHIO FENOMENI VIOLENTI

In questo momento, in virtù dei contrasti termici che potrebbero venire a crearsi, dobbiamo necessariamente tener conto del fatto che potrebbero scatenarsi temporali molto forti. Quindi occhio a nubifragi, colpi di vento e furiose grandinate.

Vi avevamo detto che avremmo dato un cenno alle proiezioni termiche ed eccoci giunti a quel cenno, difatti dai valori abbondantemente superiori alle medie che potrebbero realizzarsi in varie parti d’Italia (perché dopo le regioni occidentali il promontorio anticiclonico – prima di lasciarci – potrebbe sfilare verso levante) subentrerebbe aria fresca capace di far piombare le temperature su anomalie di segno opposto.

IN CONCLUSIONE

Insomma, avrete capito che stiamo parlando di un’evoluzione potenzialmente turbolenta, tipica peraltro di questo periodo dell’anno e che trova giustificazione anche nello sconquasso atmosferico che sta prendendo piede nell’emisfero nord (in preparazione alla bella stagione).

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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Pubblicato da Ivan Gaddari

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