POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 28 GENNAIO
Siamo ormai giunti a metà gennaio e dovendo stilare un primo, provvisorio bilancio meteo climatico potremmo sicuramente affermare che l’Inverno è ancora ai nastri di partenza. Il dominio dell’Alta Pressione è stato incontrastato, anche se da noi non è stato in grado di portare quelle anomalie termiche positive che in gran parte d’Europa hanno assunto caratteristiche di eccezionalità.
Europa, si ripresentano condizioni di METEO ESTREMO
Ora, finalmente, la situazione sta per cambiare e sarà un cambiamento indotto dalla migrazione dei massimi anticiclonici verso ovest. Torneranno tra le Azzorre e le coste occidentali europee, in tal modo osserveremo un primo assalto depressionario proprio sulle nostre regioni e il varco che si andrà ad aprire servirà all’ingresso del freddo artico.
Freddo che punterà con più decisione verso Spagna e nord Africa, laddove si scaverà un’ampia goccia fredda, ma che comunque farà scendere diffusamente le temperature anche in Italia. Tale struttura ciclonica potrebbe avere degli effetti su alcune delle nostre regioni, ovviamente effetti intesi come precipitazioni ed effetti sugli step evolutivi successivi.
Gran FREDDO e NEVE, non manca molto
IL METEO A BREVE TERMINE
I primi cenni di cambiamento sono ormai imminenti ma sarà nel corso della giornata di venerdì che il meteo peggiorerà in molte zone dello stivale. Transiterà difatti una prima perturbazione che innescherà maltempo al Nord, in Sardegna e nelle regioni tirreniche.
Avanza la PERTURBAZIONE che ribalterà il METEO
Ci aspettiamo piogge, localmente a carattere di rovescio, e nevicate a quote interessanti. Nelle regioni settentrionali potrebbero esserci sconfinamenti verso la bassa collina o addirittura al piano (ad esempio in Piemonte).
Sabato ci aspettiamo qualche residua precipitazione all’estremo Sud, sempre sui settori occidentali, poi tra domenica e lunedì il tempo dovrebbe presentarsi migliore ma più freddo, eccezion fatta per la Sardegna dove invece potrebbero ripresentarsi delle piogge. Piogge innescate dall’ampia goccia fredda iberico marocchina, quindi destinate maggiormente alle zone meridionali e orientali dell’Isola.
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PROSPETTIVE ARTICHE
L’evoluzione della goccia fredda andrà monitorata con estrema attenzione, difatti – come sottolineato in apertura – il posizionamento potrebbe rivelarsi essenziale per gli scenari meteo climatici successivi. La permanenza sul Mediterraneo centro occidentale potrebbe fungere da calamita per l’arrivo di aria fredda artica.
Una vera e propria irruzione che potrebbe anticipare i giorni più freddi dell’anno, ovvero i giorni della “merla”. L’irruzione verrebbe favorita dal tentativo di spinta meridiana dell’Alta delle Azzorre, che potrebbe puntare con un po’ più di decisione le Isole Britanniche.
E’ PRESTO PER DECRETARE LA FINE DELL’INVERNO
Come si fa a sostenere, a metà gennaio, che l’Inverno è finito? E’ vero, siamo in presenza di un condizionamento del Vortice Polare Stratosferico ma anche in presenza di una struttura così possente e dominante possono scapparci eventi invernali di una certa importanza.
A nostro avviso il mese di febbraio, con segnali già nei prossimi giorni, potrebbero intervenire irruzioni fredde importanti. Una o più lo vedremo, ma la neve a bassa quota potrebbe ripresentarsi in modo diffuso.
IN CONCLUSIONE
L’Inverno, dopo un periodo di staticità atmosferica, è pronto a riconsegnarci un po’ di dinamicità e potrebbe trattarsi di dinamicità atta a risvegliare il freddo. Perché viene difficile credere che da qui a metà marzo non ci sarà neppure un’irruzione fredda degna di tal nome.
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Pubblicato da Ivan Gaddari