POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Martedì avevamo introdotto novità modellistiche riguardanti il trend meteo climatico della prima settimana di novembre. Novità che, alla luce delle ultimissime emissioni, possiamo confermare seppur con qualche riserva in più.
L’Alta Pressione è il primo elemento ad essere stato confermato e sta per prendere il sopravvento in tutta Italia. La seconda metà di settimana proporrà bel tempo e temperature in netto rialzo, ma ne parleremo dettagliatamente tra non molto. La struttura anticiclonica sembra in grado di poter resistere sino al 5-6 novembre, ovvero nel momento in cui grandi manovre bariche europee potrebbero determinare un progressivo decadimento del bel tempo.
In questo momento le ipotesi in campo sono differenti, a seconda dei modelli matematici considerati. Difficile dirvi quale sarà il trend prevalente, tuttavia sembra ormai certo un cambiamento che potrebbe anche avere dei risvolti inaspettati.
IL METEO A BREVE TERMINE
Riprendendo il discorso sull’Alta Pressione e sugli effetti qui in Italia, sappiate che avremo sicuramente un periodo di stabilità atmosferica ma come ampiamente ricordato in altre sedi – probabilmente anche qui – stabilità autunnale significa sovente riduzioni di visibilità.
Inizialmente dominerà il bel tempo, quindi il sole, quindi il rialzo termico generalizzato. Stiamo parlando dei prossimi giorni ed in particolare del fine settimana. Ma già in alcune zone d’Italia, in primis la Val Padana, nebbie e nubi basse cominceranno a ricordarci che siamo in Autunno. Riduzioni di visibilità che nel corso della prossima settimana saranno più diffuse e che localmente riusciranno a persistere anche durante le ore centrali del giorno.
Significa che laddove il sole avrà difficoltà a far capolino il clima sarà tutt’altro che mite. Avremo un contenimento delle massime e di notte farà discretamente freddo a causa delle inversioni termiche. Insomma, sì Alta Pressione per con tutte le varianti al tema.
CAMBIAMENTO ATTORNO AL 5-6 NOVEMBRE
La data, ad oggi, sembra essere questa. Cambiamento che, come detto in apertura, avverrà anzitutto a livello continentale con un’evidente ridistribuzione delle Alte e delle Basse Pressioni. Alcuni strappi del getto, dettati evidentemente da un indebolimento dello stesso, potrebbero pilotare aree depressionarie verso sud ma ad oggi non siamo ancora in grado di dirvi se verremo coinvolti direttamente o semplicemente lambiti.
Le ipotesi modellistiche sono diverse, lo ripetiamo, una delle più suggestive è quella che mostra scenari addirittura invernali a causa di un’irruzione fredda proveniente dall’Artico Russo. Potrebbe realizzarsi qualora l’Alta Pressione delle Azzorre dovesse effettivamente strutturare un blocco oceanico, a quel punto – dirigendosi verso nordest – andrebbe a pescare aria assai fredda dal Circolo Polare Artico. L’ingresso da est potrebbe esporre le nostre regioni a un forte abbassamento delle temperature che a quel punto diverrebbero quasi invernali.
Lo ripetiamo, è una delle ipotesi in campo ma visto e considerato che viene avanzata da uno dei modelli matematici più affidabili in assoluto sarà bene tenerne conto.
IN CONCLUSIONE
Come detto in apertura, a prescindere da quella che potrebbe essere la dinamica di destrutturazione dell’Alta Pressione attorno alla conclusione della prima settimana di novembre andremo incontro – molto probabilmente – a un peggioramento delle condizioni meteo e a un nuovo calo delle temperature.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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