POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Metà dicembre, confermando quanto scritto in svariate occasioni, rappresenterà in qualche modo un bivio meteo climatico importante. I modelli matematici di previsione intravedono una ridistribuzione barica importante, quindi una ricollocazione delle aree di bassa e alta pressione sullo scacchiere continentale.
Ridistribuzione che con ogni probabilità dipende da quanto sta avvenendo nel Nord America, laddove La Nina sta iniziando a far sentire pesantemente la propria influenza. In Europa, si sa, gli effetti non sono diretti come dall’altra sponda dell’Atlantico ma a seconda delle annate possiamo percepirla in modo più o meno consistente.
Anzitutto avremo uno spostamento dell’Alta delle Azzorre a seguito di affondi depressionari nord atlantici più occidentali. Ciò significa che molto probabilmente andremo incontro a un miglioramento, peraltro associato a un corposo aumento delle temperature perché potrebbe esserci un discreto apporto mite subtropicale. Attenzione tuttavia a un’altra struttura anticiclonica, ovvero quella che rimarrà posizionata tra la Scandinavia e la Russia occidentale. Struttura da seguire con parsimonia perché potrebbe risultare responsabile, nella terza settimana di dicembre, di un’ondata di gelo verso l’Europa centro orientale.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel breve termine non possiamo far altro che confermare la prosecuzione del maltempo. Maltempo che, come saprete, è stato particolarmente pesante in diverse regioni d’Italia e in modo particolare sul Nordest. La causa, per chi non lo sapesse, è ricercabile in quell’enorme depressione polare che ha letteralmente strapazzato l’Europa occidentale e che continuerà – per gran parte della settimana – ad inviarci impulsi freddi e instabili.
In queste ore stiamo registrando un severo peggioramento e ancora una volta avremo l’approfondimento di un vortice di bassa pressione sul Tirreno settentrionale. Le precipitazioni saranno forti sulle tirreniche e sul Nord Italia, in particolare nelle regioni del Triveneto e lungo l’arco alpino.
Martedì cambierà poco o nulla, mentre mercoledì dovrebbe subentrare una tregua. Tregua che tuttavia non dovrebbe durare, difatti giovedì l’ennesimo impulso perturbato dovrebbe rinnovare condizioni meteo decisamente perturbate un po’ ovunque (anche se le aree maggiormente a rischio saranno sempre le stesse, ovvero le tirreniche e il Nord Italia).
GELO DALLA RUSSIA
SEGNALIAMO…
Riprendendo il discorso affrontato in apertura, ovvero la ridistribuzione barica continentale, dobbiamo dirvi che i modelli matematici capaci di spingersi più in là nel tempo evidenziano imponenti manovre invernali. L’Alta Pressione settentrionale, collocata come detto tra la Scandinavia e la Russia europea, potrebbe innescare un’ondata di gelo verso l’Europa centro orientale.
Qualora l’Alta delle Azzorre dovesse riuscire a spingersi a nord, bloccando la circolazione atlantica, l’aria gelida potrebbe intraprendere traiettorie imprevedibili e a quel punto non possiamo escludere un coinvolgimento anche dell’Italia.
Si tratta di un’ipotesi evolutiva, ragion per cui dobbiamo ragionare in tal senso cercando di valutare ogni minima variazione modellistica al fine di comprendere se potrebbe realizzarsi oppure no.
IN CONCLUSIONE
Dicembre, a prescindere da come andrà la seconda metà mensile, fino a questo momento si sta dimostrando decisamente vivace e perché no, decisamente invernale. Un trend che potrebbe anche continuare nel periodo natalizio.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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