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Meteo Italia verso il 18 gennaio cambierà ancora: ipotesi GELO

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI

Prima di concentrarci sulle dinamiche meteo climatiche, consentiteci di augurare a tutti Voi un felice anno nuovo. Il 2020 è ormai alle spalle e non verrà certo ricordato con piacere, mentre il 2021 ha il duro compito di porre fine a quello che da circa un anno è diventato il peggior incubo dell’era moderna.

Ciò detto, sperando ovviamente in meglio, la meteorologia sembra voglia regalarci spunti di discussione d’altri tempi. Abbiamo parlato, abbondantemente, del Vortice Polare e delle enormi difficoltà che sta affrontando. Difficoltà dettate, lo saprete, da un potentissimo riscaldamento della medio-alta stratosfera. Ricordiamoci che il riscaldamento stratosferico, soprattutto quando l’evento è considerato “major”, può condurre all’inversione dei venti zonali. Che vuol dire? Che la circolazione atmosferica, solitamente orientata da ovest verso est su tutto l’emisfero settentrionale, cambia direzione passando da est verso ovest.

I moti antizonali, perché di ciò si parla, possono condurre aria gelida continentale – siberiana, giusto per capirci – verso l’Europa. Mediterraneo compreso. Qualcosa in tal senso s’intravede nelle code modellistiche, ma occhio a trascurare quel che sta accadendo in questi giorni perché fa già freddo e ne farà ancor di più nel corso della prossima settimana.

Il meteo verso l’11 gennaio

IL METEO A BREVE TERMINE

Attualmente siamo in presenza di un blocco anticiclonico che dalle Azzorre si estende alla Groenlandia, inibendo la circolazione atlantica e favorendo la discesa di masse d’aria fredda dal Circolo Polare Artico. Freddo che continuerà ad alimentare un’ampia depressione, collocata ostinatamente sull’Europa centro occidentale e proiettata parzialmente sulle nostre regioni.

Diversi impulsi, da qui al 10 gennaio, creeranno i presupposti per nuove ondate di maltempo. Le temperature si manterranno su valori consoni al periodo, o localmente al di sotto delle medie stagionali. Ciò si tradurrà in nevicate a bassa quota, a tratti in pianura (Nord Italia), a tratti in collina (regioni Centrali).

La prossima settimana dovrebbe proporci affondi artici più consistenti, in grado di spingere il freddo anche al Sud Italia. Sarà l’occasione per nevicate diffuse a quote collinari.

SECONDA GENNAIO, PROTAGONISTA L’ANTICICLONE RUSSO-SIBERIANO

Riprendendo quanto scritto in apertura, non possiamo trascurare quel potrebbe accadere nella seconda metà di gennaio. Come detto abbiamo un Anticiclone russo-siberiano in forma smagliante – ed è la struttura che sta letteralmente strapazzando il Vortice Polare – e l’eventuale espansione verso ovest – direzione Europa – potrebbe riservare non poche sorprese.

Va detto tuttavia che il Vortice Polare tenterà di riprendersi, una volta risolto il primo riscaldamento stratosferico proverà a ricompattarsi ma quest’anno potrebbe non avere la forza sufficiente per rimettersi in sesto. Anzi, potrebbero partire nuovi disturbi – intesi come nuovi riscaldamenti stratosferici – e quel punto si potrebbe andare realmente incontro alla rottura definitiva del Vortice. Ovviamente con risvolti invernali potentissimi per ampie zone dell’emisfero settentrionali, Italia compresa.

Trattasi di ipotesi, al momento suffragata da indizi non trascurabili, ma fin tanto che non avremo la prova provante dovremo procedere con molta cautela.

IN CONCLUSIONE

Fatto sta che tutto lascia presagire un Inverno d’altri tempi, ma visto quanto accaduto negli ultimi anni non possiamo escludere che ancora una volta il Vortice Polare sia capace di rinascere dalle proprie ceneri.

Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.

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