Un potente anticiclone tiene sotto scacco l’Italia e oltre mezza Europa. Il tepore regala un vero e proprio assaggio di primavera, ma sul cuore dell’Europa il caldo è decisamente anomalo per il periodo, considerando che si registrano valori degni di una primavera già più che matura.
La colonnina di mercurio è attesa in ulteriore aumento anche sull’Italia, con le foschie e le nebbie in attenuazione che non inibiranno più troppo il riscaldamento diurno come accaduto nei giorni scorsi. Sulle aree interne e pianeggianti del Centro-Nord sono previsti picchi non lontani dai record storici.
Questo deciso assaggio di primavera durerà sino a venerdì, poi l’anticiclone andrà incontro ad un parziale decadimento e soprattutto verrà meno la notevole alimentazione calda d’origine subtropicale. Le temperature sono quindi destinate ad una progressiva flessione.
Nel weekend il fulcro dell’anticiclone, meno energico, tenderà a trasferirsi verso il Regno Unito, ma si manterrà ancora ben solido anche in sede mediterranea. Correnti più fredde si faranno strada verso il Centro-Est Europa ed in direzione dei Balcani.
Tentativo del freddo di raggiungere l’Italia
Parte di quest’aria fredda tenterà timidamente di espandersi verso l’Italia, ma non riuscirà a sfondare certo in modo deciso. Le temperature tenderanno comunque a flettere e tornare su valori più normali per il periodo, anche se localmente si manterranno ancora sopra media.
Marzo inizierà fra l’anticiclone ancora dominante sui paesi centro-occidentali del Continente e sul Mediterraneo, rispetto ai flussi freddi in discesa tra la Russia e le nazioni dell’est Europa. L’Europa sarà contesa fra le due diverse circolazioni.
Come tendenza, sembra probabile che questi flussi più freddi e perturbati riescano ad erodere progressivamente l’anticiclone dall’Europa Centro-Meridionale. Quest’evoluzione da confermare, non si concretizzerà prima del 5-6 marzo.
Al momento è prematuro stabilire se andremo incontro ad un vero e proprio colpo di coda dell’inverno, oppure semplicemente al ritorno di condizioni meteo più dinamiche. Sarebbe peraltro un rientro verso scenari più tipici per la prima parte di marzo.